Alberto Magnolfi, capogruppo regionale del Nuovo Centrodestra, interviene dopo le polemiche scoppiate in città sulla divisione del partito tra sostenitori di Sensi e sostenitori di Motroni.

"Alcune doverose precisazioni circa il ruolo (invero marginale) che ho cercato di svolgere per evitare la spaccatura che oggi si registra in seno al Nuovo Centro destra per le elezioni comunali di Montecatini.

Fermo restando che non sono il coordinatore, ma il capogruppo regionale del partito, ho cercato, nei colloqui e nelle riunioni di alcuni mesi fa, di raccomandare, per quanto possibile, soluzioni capaci di trovare una sintesi tra le diverse posizioni che si stavano manifestando.

Ho espresso in quelle circostanze la personale propensione per alleanze omogenee tra elezioni europee e amministrative.  Ma  non ho mai pensato che ciò potesse significare, né a Montecatini né altrove, l’automatica trasposizione di una formula, a dispetto delle specifiche condizioni locali. Non a caso il panorama toscano presenta oggi le formule più varie, nel segno di un processo politico tutto da  costruire, a cominciare dai Comuni maggiori interessati dal voto.

Mi preme anche precisare che dopo quelle riflessioni risalenti a molte settimane fa non mi sono più occupato in nessuna sede del caso Montecatini, rimettendomi doverosamente alle determinazioni maturate e al percorso politico avviato dai massimi esponenti locali e regionali del partito, sulla base della loro diretta valutazione di tutti gli aspetti della situazione locale".