Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Un figlio cresciuto per sei anni credendolo proprio. Nel film “Father & Son” la vita di una coppia felice, Ryota e Midori, è sconvolta dalla telefonata dell’ospedale in cui è nato il loro bambino, Keita, che adesso ha sei anni: dicono che non è il loro figlio biologico, dopo il parto infatti l’ospedale gli ha consegnato il bambino sbagliato. Ryota è un ricco imprenditore di successo, tutto quello che ha l’ha ottenuto lavorando sodo, vuole dunque una vita perfetta. Ora è costretto a scegliere tra natura e cultura, interrogandosi se in realtà è mai stato un vero padre fino ad allora.
La differenza tra le due famiglie, biologica e inconsapevolmente “adottiva”, è in primis di appartenenza sociale, quella biologica sarà rozza ma è calorosa, con un padre modesto venditore di materiale elettrico però affettuoso. A dimostrazione che la società giapponese è patriarcale le figure delle madri rimangono sullo sfondo, mentre il protagonista è Ryota, il quale a conclusione della storia comprende che un vero rapporto paterno è costruito sull’amore anziché sull’appartenenza di sangue.
La pellicola del regista Hirokazu Koreeda, 51 anni e padre da cinque anni come tiene a sottolineare lui, è stata premiata al Festival di Cannes, nel 2013, da una giuria guidata da Steven Spielberg intenzionato ad acquistarne i diritti per un remake su un tema che cattura l’attenzione negli ultimi tempi, basta pensare al film franco-israeliano “Il figlio dell’altra” con due famiglie, una arabo-palestinese ed una ebrea-israeliana, che si contendono il figlio.
L’eterna favola del figlio scambiato è adesso catapultata in un paese, il Giappone, lontanissimo da noi per cultura, educazione, regole sociali, andando oltre le apparenze con una tenacia ed una dolcezza che non ritroviamo solitamente in un film statunitense, grazie a precisione nelle inquadrature, delicatezza, riconducendo i conflitti, anche quelli più aspri, nella cornice delle buone maniere. Koreeda si conferma bravissimo nel dirigere i bambini ed ad evidenziare il loro punto di vista, anche se stavolta cambia ottica raccontando tutto prevalentemente con gli occhi dei padri.
Di produzione giapponese (Gaga e Tv Man Union), l’opera, dal titolo originario “Soshite Chichi Ni Naru”, è distribuita da Bim Film.
di Leonardo Soldati