Daniele Sgambellone ("La bicicletta"), interviene sulla vicenda profughi.

"Immaginate che qui, in Italia, scoppi una violentissima guerra. Immaginate morti, feriti, stupri e vessazioni di ogni tipo. Ora aggiungete a questa situazione, già disperata, un contesto differente, quello di un paese poverissimo dell' africa, dove la mortalità è alle stelle e per voi, per le vostre famiglie e i vostri figli non esiste più alcuna possibilità di sopravvivenza. Ecco, questo è quello che si lasciano alle spalle i 14 “profughi” che sono arrivati nelle scorse ore nel comune di Pescia.

Del viaggio e di quello che possono aver patito negli oltre due anni che ci hanno messo per giungere a Pescia poco sappiamo, ma molto immaginiamo. Certo, sono momenti difficili, per tutti. La città versa in condizioni economiche disperate, i cittadini di Pescia non arrivano più a fine mese e l'ultimo quinquennio ha veduto purtroppo dall'amministrazione poche proposte e quasi nessun fatto concreto per modificare questo trend.

I pesciatini non ce la fanno più e le responsabilità di questa situazione hanno bandiere precise, nomi, cognomi. Tuttavia ai cittadini di questa splendida cittadina va riconosciuto un gran cuore e una grande solidarietà, lo dico da donna che per un anno intero ha lavorato quì e che con essa e con i suoi abitanti mantiene ancora rapporti ottimi e continuativi.

Per questo rabbrividisco quando, di rientro da una giornata festosa come quella organizzata sul lungo Pescia, leggo su Valdinievole on line che, all'arrivo di 14 fratelli e sorelle il Comune, piuttosto che provare a far sentire, per qualche ora almeno, un minimo senso di accoglienza a queste persone pensa invece bene di lamentarsi per questa noia, per questa incombenza, chiamando a sostegno un altro comune di destra, Marliana.

Non c'è di che stupirsi del resto. Solo qualche settimana fa Forza Italia montecatinese aveva azzardato una mossa ancor più pesante, riempiendo la città di cartelli elettorali che il Centro antidiscriminazione della Provincia di Pistoia ha costretto alla immediata sostituzione/copertura oltre che alla modifica di due punti del programma elettorale perché contenenti affermazioni discriminatorie. 

Pescia è e vuole essere una città ospitale, con chi necessita e per il tempo della necessità, e vuole essere invece rigorosa e rigida nel prendere provvedimenti contro chi invece commette reati, delinque, o semplicemente amministra male. In questo ultimo caso, cittadini, potrete fare tutto direttamente da voi il 25 maggio attraverso il prezioso strumento del voto. Ps, ricordo a tutti uno splendido musical di Garinei e Giovannini... “Aggiungi un posto a tavola”.