Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
JUDO

Ancora soddisfazioni per il Kodokan Montecatini, storica scuola di judo della Valdinievole.

PODISMO

Numerose presenze in gara, due vittorie e altri interessanti piazzamenti.

BASKET

Mooneygo Basket 2000 Senigallia - Acqua dell'Elba Nico Basket 64-72

BASKET

Dopo due mesi e mezzo l’Estra Pistoia Basket torna finalmente alla vittoria nella 16° giornata di Lba 2024/25 al termine di un match vietato ai deboli di cuore in un PalaCarrara infuocato e dopo una partita che sembrava già indirizzata per gli ospiti nel primo tempo.

BASKET

Secondo weekend del mese di gennaio e proseguono gli impegni, nei rispettivi campionati, per le squadre biancorosse fra gironi di ritorno che iniziano a entrare nel vivo oppure la seconda fase già dietro l’angolo.

BASKET

Ad assistere agli allenamenti delle Pink Girls, infatti, c’erano il commissario tecnico della Nazionale femminile Under16 Giovanni Lucchesi e il dirigente responsabile delle attività femminili nazionali della Fip Roberto Brunamonti.

BASKET

Dopo i 6 punti e 6 rimbalzi nel match di esordio in maglia Estra Pistoia Basket 2000, per Derek Cooke Jr sono giorni importanti per conoscere al meglio l’ambiente biancorosso, entrare nei meccanismi di squadra sul campo e nell’alchimia di spogliatoio.

PODISMO

Secondo weekend 2025 e Silvano Fedi subito in grande spolvero, con due vittorie e ottime prove degli atleti/e scesi in gara.

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"Raccontami un libro", di Maria Valentina Luccioli

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Da lunedì 20 gennaio al 30 marzo la mostra fotografica “La comunità dei muri”.

GENNAIO
Che freddo fuori!
Che freddo dentro! .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo annuale 2025.

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VALDINIEVOLE
Cia: "Per Coldiretti chi non obbedisce a scelte di parte è un bambino? Bella idea di democrazia"

18/2/2015 - 11:47

«Coldiretti calpesta la collegialità prevista nel regolamento di distretto senza nemmeno giustificarsi ed è sconcertante quando liquida il “fatto che l’Anve è vicina a Coldiretti” come dettaglio trascurabile: peccato che sia proprio tale dettaglio a influire sui tesseramenti e a loro favore! Tanto più che la convenzione siglata senza passare prima per una riunione del Comitato del distretto floricolo con l’Associazione nazionale vivaisti esportatori, sulle cui capacità non possiamo esprimerci perché sono ancora tutte da dimostrare e le cui finalità associative sono quanto meno ambigue tra sostegno all’export dei vivaisti ornamentali e assistenza a 360 gradi a tutti i florovivaisti, copre moltissimi servizi già offerti da Cia e Confagricoltura, non solo magnifici e progressivi nuovi servizi informativi e pro export. Ad esempio, come recita la convenzione nell’unica versione che ci è stata mostrata, “assicurazione crediti, assicurazioni contro le calamità naturali, consulenza legale, fiscale e contabile, consulenza per l’efficienza energetica delle aziende, agevolazioni per l’accesso al credito, sviluppo di software gestionali, marketing e internazionalizzazione”. In pratica dismetteremmo diverse delle funzioni che noi di Cia e Confagricoltura (non so a questo punto se sia così anche per Coldiretti) già forniamo, e forse a costi minori, alle nostre imprese associate. Si tratta insomma di una vera e propria invasione di campo, sotto mentite spoglie, nella rappresentanza delle imprese florovivaistiche. Altro che battutine su bambini, pallone e arbitro! Chi sarebbe l’arbitro? Coldiretti? Il presidente del distretto Marco Carmazzi, noto esponente di Coldiretti? Per Coldiretti chi non obbedisce alle loro scelte di parte, imposte senza farcele nemmeno vedere prima e discutere, è un bambino? bella idea di democrazia! Pensano di avere ragione a prescindere? Non scherziamo, la convenzione così non va, perché esautorerebbe Cia, Confagricoltura in molte funzioni e probabilmente anche il comitato di distretto, il cui ruolo finirebbe per essere fortemente condizionato dall’esterno da un’associazione privata come Anve. No, così non va: non facciamo passare per buona politica di settore un’operazione tutt’altro che ingenua e innocente nel campo della rappresentanza florovivaistica».


Questa la replica di Sandro Orlandini, presidente di Cia Pistoia, alle parole di Coldiretti. Orlandini insiste pertanto a suggerire al presidente del distretto floricolo interprovinciale Lucca-Pistoia Marco Carmazzi (aderente a Coldiretti) di dimettersi, visto che ha dimostrato di non avere la necessaria «sensibilità istituzionale ed equidistanza fra le associazioni di categoria degli agricoltori».

 

E se Carmazzi non intende dimettersi lo stesso, Orlandini gli chiede pubblicamente almeno di «revocare la convenzione con Anve, come già richiesto da Cia Toscana Nord e Confagricoltura Lucca con una lettera di diffida del 3 novembre scorso, perché è priva dei necessari requisiti di collegialità sanciti dall’articolo 2 del Regolamento di distretto (che gli avrebbe imposto di dirigere e coordinare l’attività del comitato di distretto «assicurando la collegiale responsabilità di decisione») ed è ingiustificata sul piano dei contenuti (molti dei servizi inclusi, come già detto, sono doppioni di quelli forniti dalle associazioni di categoria, e mancano clausole di monitoraggio e verifica dell’operato di Anve), nonché dannosa per il ruolo e il futuro del distretto floricolo (nel senso che lo depotenzierebbe condizionandolo dall’esterno e rendendolo meno imparziale)».


«Mi spiace portare avanti questa diatriba con Coldiretti e il suo esponente Marco Carmazzi alla guida del distretto floricolo Lucca-Pistoia e capisco che per Coldiretti le scelte di Coldiretti (in questo caso la convenzione con Anve) dovrebbero essere accettate da tutti fideisticamente come il bene assoluto. Ma in una democrazia plurale anche in campo economico le cose non funzionano così, anche perché non è vero che le scelte di Coldiretti siano sempre le migliori o disinteressate, come Coldiretti cerca di far credere. Ciò vale a maggior ragione in un organo di natura collegiale quale il distretto floricolo, entro il quale, prima di deliberare, bisogna informare e poi ascoltare quello che hanno da dire tutte le parti in causa, che possono avere visioni più o meno diverse, e magari a ragione, su quali siano le linee d’azione più efficaci per il florovivaismo del distretto e che garantiscono meglio il futuro della generalità delle aziende del settore. La nostra difesa di questi elementari principi di democrazia e di buon senso, prima ancora che della necessità di rispettare il regolamento del distretto, non può essere fatta passare, rigirando la frittata, come difesa di interessi di parte: non siamo stati noi di Cia e Confagricoltura a proporre, quasi alla chetichella, un accordo con associazioni private a noi vicine».

Fonte: Cia
 
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