Nei giorni scorsi personale del commissariato di pubblica sicurezza di Pescia ha rintracciato e denunciato all’autorità giudiziaria  un cittadino di nazionalità albanese di 20 anni di Montecatini Terme, pregiudicato, che aveva pubblicato sul proprio profilo facebook una fotografia che lo ritraeva in un luogo pubblico con in pugno una pistola semiautomatica puntata alla testa di un uomo inginocchiato a terra con le mani alzate. La foto era accompagnata da una scritta dal tono minaccioso, per cui destava particolare allarme.

Veniva, pertanto, monitorato l’intero profilo e ne emergeva anche un’altra, che lo ritraeva nell’atto di imbracciare un fucile semiautomatico da caccia.

Immediatamente venivano effettuate le indagine necessarie ad identificare i soggetti coinvolti nella vicenda, attività che culminavano in una perquisizione domiciliare che portava al rinvenimento della pistola sopra indicata, rivelatasi un’arma giocattolo priva del prescritto tappo rosso di sicurezza. Durante la perquisizione venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro anche un tirapugni ed un coltello a serramanico di notevoli dimensioni munito di una apposita “clip” per l’occultamento e l’aggancio alla cintura dei pantaloni.

Il giovane giustificava il suo gesto, compiuto qualche giorno prima in compagnia di amici, come una goliardata estiva. Questa spiegazione non è bastata per evitare allo stesso una denuncia per aver portato ed utilizzato in  un luogo pubblico una pistola giocattolo che, essendo priva di tappo rosso, poteva essere facilmente confusa con una vera arma, creando allarme fra i passanti.

Con riguardo alla foto con il fucile, specifici accertamenti evidenziavano che il giovane l’aveva  scattata, sempre a scopo goliardico, qualche tempo prima in una abitazione della zona prelevando, di nascosto, un fucile, vero questa volta, regolarmente detenuto dal padre di un amico, dall’armadio blindato ove era custodito. Per questo anche l’uomo, italiano di anni 54, di Buggiano, veniva denunciato per  omessa custodia dell’arma in oggetto. Con l’occasione si procedeva anche a un controllo amministrativo nei confronti di tale soggetto, a cui carico saranno valutati dai competenti uffici i provvedimenti inibitori più opportuni in materia di armi.