I costi addebitati dalla telefonia fissa e mobile e le bollette dell'acqua, gas e elettricità, sono sempre più spesso oggetto di contestazioni, incomprensioni e a volte contenziosi fra cittadini e società di gestione dei servizi pubblici. In questi casi il ruolo del difensore civico può essere d'aiuto per ottenere quelle delucidazioni necessarie e anche a risolvere, senza spese per l'utente, piccole controversie.
 
Un caso trattato dal luglio 2017 riguardava un utente che, pur avendo provveduto a comunicare alla società di fornitura del gas le autoletture regolarmente, si vedeva addebitare consumi presunti superiori (di ben 392 metri cubi) rispetto all'effettivo. L'ufficio di difesa civica si è da subito attivato per contestare la fatturazione, chiedendo la sospensione dei pagamenti e il ricalcolo. La posizione della società era orientata a ottenere intanto il pagamento del fatturato, e poi conguagliare. Il difensore civico si è opposto a questo ragionamento, che in presenza di un palese errore di registrazione (poi riconosciuto dal fornitore) addebitasse al consumatore consumi non effettuati.
 
Da gennaio 2017 è inoltre attivo, presso l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il servizio idrico, un apposito servizio di conciliazione online che permette, prima di rivolgersi al giudice, di esperire un tentativo di composizione amichevole della controversia. Le istruzioni si ritrovano al seguente indirizzo web: www.autorita.energia.it/it/consumatori/conciliazione.htm
Il servizio di conciliazione online e la difesa civica territoriale sono gratuiti.