L'Apam interviene sulla tassa di soggiorno.

"Abbiamo da sempre sostenuto l’iniquità della norma in questione, a prescindere dalle persone coinvolte, combattendo la demonizzazione della categoria, purtroppo in passato favorita anche da varie “alzate di scudi” in nome della correttezza fiscale senza mai entrare nel merito della situazione.

In parallelo, Apam ha lavorato con la direzione nazionale  di Federalberghi per evidenziare il problema gestionale della tassa di soggiorno che accomuna tutte le imprese alberghiere ad esse assoggettate.

Proprio in questi giorni sono in discussione alle commissioni parlamentari di Camera e Senato, provvedimenti di legge, in cui la nostra Federazione ha proposto vari emendamenti per la stesura dei quali Apam ha partecipato attivamente.

L’obiettivo di tutta Federalberghi è quello di  stabilire con una legge nazionale il ruolo di “responsabile del pagamento dell’imposta” per il gestore della struttura ricettiva, al fine di evitare che venga considerato “agente contabile”, con la paradossale conseguenza di attribuirgli compiti e responsabilità previste per gli enti di riscossione".

Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi Apam evidenzia: “Se vogliamo veramente uscire da questa situazione assurda, invitiamo pubblicamente i soggetti politici locali a farsene carico e sensibilizzare i propri rappresentanti in parlamento a lavorare nella direzione da noi auspicata. Da parte di Apam, riceveranno tutta la collaborazione necessaria. Al momento, un fattivo impegno lo ha dimostrato Simone Magnani  che ha interessato la Senatrice Laura Bottici del M5S, con cui siamo in stretto contatto per seguire l’iter delle proposte emendative, ma siamo certi che avremo la dovuta attenzione anche dalle altre forze politiche ponendoci a loro disposizione.”