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PISTOIA
Centro documentazione: "In ossequio con giunta la biblioteca San Giorgio nega spazi per dibattito su crimini fascisti"

16/1/2020 - 17:21

Il Centro di documentazione di Pistoia interviene su un evento in svolgimento nelle prossime settimane.

 

"Allineandosi a certa propaganda di sapore neofascista e in ossequio alla parte peggiore dell'attuale giunta comunale, la direttrice della biblioteca San Giorgio in accordo con il dirigente del servizio, ha negato l'uso dell'Auditorium “Terzani” per un dibattito su “I crimini fascisti in Jugoslavia e le foibe” promosso dal Centro documentazione di Pistoia e da Pistoia Antifascista a cui è stata invitata a partecipare la storica triestina Claudia Cernigoi, accampando la scusa della mancanza di contraddittorio e della vicinanza al “Giorno del ricordo” istituito con la legge 92/30.03.2004.

 

In questi anni il revisionismo, certo non quello di cui è stata tacciata Claudia Cernigoi, le cui ricerche si sono sempre basate su una rigorosa documentazione storiografica, ha fatto carte false pur di deformare e falsificare quanto avvenne sul confine orientale.

 

Per fini legati esclusivamente a una operazione politica, si è voluto costruire una artificiosa “memoria condivisa”, anche stravolgendo la realtà storica e il cui risultato è stato quello di assolvere il fascismo e di denigrare coloro che lo hanno combattuto. Si è arrivati così a mettere sullo stesso piano nazi-fascisti e antifascisti, repubblichini e partigiani e a presentare i carnefici come vittime. Arrivando a concedere medaglie ai familiari dei presunti “martiri dell'italianità” tra cui, per esempio, quel Vincenzo Sorrentino, giustiziato dopo regolare processo in quanto riconosciuto criminale di guerra ricercato dalle Nazioni Unite.

 

Questa riscrittura della storia è l'humus in cui sono cresciute le formazioni della destra radicale, considerate partner elettorali del tutto legittimi dal centrodestra e che in questi anni si sono contraddistinte per un crescendo di azioni squadriste sempre più gravi contro migranti, gay, rom, militanti di sinistra.

 

Noi non ci stiamo. I proponenti l'iniziativa, che vuole essere ed è un momento di riflessione sui crimini della guerra e dell'odio, confermano che l'iniziativa si terrà comunque – grazie alla disponibilità del circolo Arci Garibaldi che ci ospiterà nei locali di corso Gramsci n. 52".

Fonte: Centro di Documentazione di Pistoia
 
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17/1/2020 - 10:01

AUTORE:
alessandro

a distanza di settanta anni dai fatti , la storiografia cerca di districarsi in terreno mai esplorato a fondo .
I crimini fascisti nelle terre occupate a seguito della prima guerra mondiale furono terribili . A partire da quello che oggi ci sembra "lieve" cioè l'obbligatorietà della lingua italiana , la italianizzazione dei cognomi , il divieto di insegnamento delle lingue autoctone, la scalpellatura dei cognomi non italiani sulle tombe.
Dopo il 10 Giugno del 1940 , iniziò una vera e propria persecuzione delle popolazioni Croate e dalmate di nazionalità diversa da quella italiana. Uccisioni , saccheggi , campi di concentramento sotto tende per vecchi donne e bambini ed ogni genere di efferatezze sia da parte del Regio Esercito , sia da parte delle Camicie Nere .
L'otto Settembre , con la caduta del Fascismo , grande fuga da parte degli occupanti e dei funzionari fascisti . Le popolazioni di nazionalità italiana , si trovarono in balia delle vendette di chi fino a questo momento era stato perseguitato per motivi politico/etnici .
La reazione fu feroce e si parla di una sorte di pulizia etnica. Gli Italiani scappano in Italia dove vengono accolti in malomodo ed etichettati come fascisti . Vengono riuniti in veri e propri campi di concentramento . Le categorie dei profughi dalmati e giuliani , vengono riuniti ai "greci" o meglio quelli che erano scappati dalle Isole conquistate con la guerra dell'undici all'Impero Ottomano .
Questi profughi , accusati di accaparrarsi le abitazioni popolari ed i posti di lavoro , ebbero tempi lunghissimi per integrarsi e molti erano i pregiudizi.La guerra fredda fece scudo a tutti i fatti cui sopra e solo dagli anni 70 si cominciò ad interessarsi a questo problema storico .
La politica nostrale scavalcò la storiografia (come sempre) e fece tutto un calderone. Responsabilità del Fascismo uguale alle forze partigiane che liberarono le loro terre . Si disconobbe anche la nostra brigata Garibaldi , che aveva combattuto a fianco dell'esercito Jugoslavo , dando a questi soldati la patente di collaborazionisti .
Ora finalmente che la storiografia distingue fra vittime delle foibe ed eroi delle foibe.
Si vorrebbe mettere sullo stesso piano tutto e tutti in una sorta di auto assoluzione e condanna del comunismo a prescindere.
Il ritorno del fascismo interpretato dalla destraccia tende a stravolgere la realtà dei fatti e perpetrare all'infinito , del Noi no , noi non eravamo come i tedeschi , noi eravamo brava gente ....ed i cattivi erano gli altri .