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Chiedo scusa, forse non ho capito io.

Se le inadempienze che dichiari sono dl 2015 e del 2019, perché avrebbero dovuto rifiutare il rinnovo nel 2012?
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Abbattuta casa colonica alla Colonna, al suo posto un raccordo stradale

5/8/2020 - 10:31

PIEVE A NIEVOLE - Un tempo d’agosto si fermava tutto, ma non è quello che accade a Pieve a Nievole, dove proseguono con regolarità e rispetto dei tempi previsti i lavori collegati al raddoppio della ferrovia.

Uno di questi ha visto l’abbattimento di una casa colonica che era a ridosso della strada, nella località Colonna, che permetterà la realizzazione di un raccordo che renderà molto più fluido e scorrevole il traffico della zona, compresa una molto più sicura immissione nella strada.

Le operazioni sono state piuttosto complesse e hanno comportato una chiusura delle aree a parcheggio, precedute da una chiara segnaletica esposta da giorni nell’area.

A fare un sopralluogo all’immobile che è stato abbattuto sono andati il sindaco Gilda Diolaiuti e il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Salvatore Parrillo. I due amministratori hanno preso atto dell’intervento, che rappresenterà un salto di qualità importante per la viabilità della zona.

 

“Si trattava di una intersezione pericolosa, la cui problematicità sarebbe stata ancora più grave con le altre opere in corso – sottolineano Diolaiuti e Parrillo - . L’abbattimento di una casa è sempre un provvedimento estremo, ma, in questo caso, necessario e non rinviabile. In generale siamo soddisfatti di come procedono i lavori, esattamente come preventivato in sede di cronoprogramma. Questo è importante per ridurre al minimo possibile i disagi per i cittadini”.

Intanto stanno procedendo i lavori in via Bonamici, che si avviano alla conclusione, prima della fine di agosto, in tempo utile per anticipare la ripresa del  traffico ferroviario. Si tratta, nel dettaglio, di lavori di spostamento della rete fognaria e la preparazione vera e propria del sottopasso ciclopedonale, opera fondamentale per il raddoppio della linea ferrata. Questa opera nascerà in via Bonamici e sarà funzionale anche alla realizzazione del cavalcavia che sorgerà nella zona delle ex officine Minnetti, ricucendo anche a livello urbanistico e in maniera definitiva le zone nord e sud del paese. Le rampe di accesso al sottopasso ciclopedonale, invece, potranno essere realizzate anche con il transito normale dei treni.

Fonte: Comune Pieve a Nievole
 
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8/8/2020 - 9:47

AUTORE:
Paola

È possibile sapere quanti soldi sono stati dati al proprietario dell’immobile ? Lo chiedo per capire quanto ci verrà a costare questo raccordo.

6/8/2020 - 21:57

AUTORE:
Saimon

Grazie per le delucidazioni datemi e soprattutto per aver capito che la mia era solo una domanda e non una polemica.

6/8/2020 - 15:47

AUTORE:
Alex

Già 100 anni fa avevano capito l'importanza dei collegamenti veloci tra le varie città e non erano certo spinti dai motivi ecologici .
Provate a viaggiare nelle periferie delle grandi città Francesi , Belghe o Spagnole e vi rendere conto di come sono organizzati ..
Piuttosto facciano in modo che la marmaglia non pagante non salga gratis o bivacchi nelle stazioni e tutti saranno più contenti , incluso i turisti che spesso amano questo mezzo .

6/8/2020 - 14:51

AUTORE:
cittadino

Si rimane senza parole di fronte a queste foto. E' disarmante e deprimente vedere amministratori che posano in foto davanti alle macerie, manco fosse stato abbattuto un abuso edilizio che deturpava il paese. E' altrettanto emblematica e ho paura che rimarrà nella storia di Pieve.
Pieve è stata consegnata a RFI. Sono anni ormai che questi lavori creano enormi disagi agli abitanti e a chi si trova a passare di qui. Per avere cosa poi? Un cavalcavia, degno delle peggiori zone periferiche, e un sottopasso (al giorno d'oggi, in Italia, ci vuole un gran coraggio a costruirne uno).
D'altra parte la storia, tristemente, si ripete sempre, basta guardare la stazione vecchia di Pieve per capire che in questo paesello, stretto fra due cittadine termali, non abbiamo avuto e non abbiamo amministratori lungimiranti. Ma tant'è; dopo la regressione per la soppressione della stazione, siamo desinati a diventare la tangenziale della Valdinievole est.

p.s. per Simon, non so se il raddoppio serva; da pendolare le posso dire che se non risolveranno il problema tra Prato e Firenze ho paura che non risolveremo un bel niente, intendo per i costanti ritardi.

6/8/2020 - 10:13

AUTORE:
Ioo

Bisogna considerare che siamo in tempi di Covid, le scuole\università son chiuse e per alcuni vige ancora il lavoro da casa.

Io ho preso treni per anni, sia da studente verso Pisa, sia per lavoro verso Prato (partendo da Pescia o Altopascio) e ci sono orari in cui i treni sono pieni anche se a due piani.

Però il problema principale è la diffusione dei ritardi, avere solo le stazioni dove poter scambiare treni in direzione opposta fa sì che si passino i ritardi in attesa dello scambio.

È impensabile che nel 2020 per fare 50 km per andare sul posto di studio\lavoro ci possano volere due ore quasi tutti i giorni a causa dei ritardi dovuti ad un'infrastruttura vecchia di 100 anni, perciò secondo me sì, è necessario il raddoppio.

5/8/2020 - 14:33

AUTORE:
Saimon

Posso fare una domanda?
Ma questo raddoppio ferroviario è veramente indispensabile? Serve?
Ultimamente ho preso il treno nella tratta Montecatini- Viareggio e viceversa in orari diversi, ma tutta questa gente sul treno non l ho vista.
A volte su un treno di 6 vagoni eravamo non più di 20 persone capotreno compreso e in alcune stazioni non scendeva ne saliva nessuno.