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Utilizzo illecito di fitofarmaci in agricoltura: carabinieri denunciano oltre 50 persone, multe da un milione

22/3/2021 - 11:44

Si è conclusa l’indagine durata due anni e mezzo dei carabinieri forestali che ha riguardato il rispetto della normativa vigente in merito all’utilizzo e conservazione di prodotti fitosanitari in agricoltura.

 

I forestali, coadiuvati anche dalle altre articolazioni dell’Arma, hanno accertato centinaia di violazioni amministrative e penali a carico di decine di aziende agricole che utilizzavano i prodotti chimici (insetticidi, fungicidi e diserbanti) con autorizzazione al commercio revocata, in alcuni casi, anche da diversi anni.

 

L'attività di controllo in questo settore è di particolare importanza in quanto non solo tende alla protezione dell'ambiente ma soprattutto alla tutela della salute umana. I fitofarmaci, infatti, se non correttamente utilizzati, finiscono nella catena alimentare e possono potenzialmente creare problemi alla salute umana.

 

A seguito di alcuni controlli a campione risultati sempre irregolari, il nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Pistoia ha effettuato una serie di accertamenti mirati che hanno riguardato sia attività di commercio che di impiego diretto nei vivai o in aziende a produzione di ortaggi destinati a essere immessi nel circuito della grande distribuzione e quindi all’alimentazione umana.

 

Le attività illecite accertate hanno visto medi e grandi rivenditori di prodotti agricoli che continuavano a vendere ai coltivatori toscani prodotti fitosanitari con autorizzazione del Ministero della Salute “revocata” già da molto tempo, in alcuni casi anche da diversi anni.

 

Gli agricoltori, spesso ignari, provvedevano quindi a spargere sui terreni e sulle loro colture, anche agroalimentari, prodotti chimici che avrebbero dovuto essere invece destinati allo smaltimento come rifiuti speciali.

 

Il fatto che la normativa di settore preveda che i soggetti coinvolti nel commercio e utilizzo tali prodotti, proprio per la loro pericolosità per l’ambiente e per la salute pubblica, debbano essere muniti di apposito “patentino” esclude “l’ignoranza scusabile” e conferma il dolo da parte di queste aziende coinvolte che in effetti traevano un doppio profitto da tale condotta: da una parte risparmiavano i costi di smaltimento dei rifiuti speciali e dall’altra fatturavano introiti da prodotti in realtà invendibili.

 

Le indagini hanno portato a: 4 perquisizioni delegate ad altrettanti rivenditori di prodotti per l’agricoltura; 53 comunicazioni di notizie di reato; 24 sequestri penali di rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose; 56 persone denunciate all’autorità giudiziaria; 160 sommari processi verbali elevati per un totale intorno al milione di euro.

 

Si è accertato inoltre che: 1. tre tonnellate di prodotti revocati sono stati detenuti illecitamente; 2. due tonnellate e 800 kg circa sono stati distribuiti in campi coltivati.

 

Ricordiamo che i Pprodotti fitosanitari comprendono sostanze a composizione chimica diversa e includono fungicidi, insetticidi e acaricidi, erbicidi, ecc.. che necessitano di autorizzazione alla produzione e all’immissione in commercio.

 

L’attività svolta dai carabinieri forestali nel corso delle indagini ha scoperto la “prima vendita” e conseguente impiego di prodotti fitosanitari con autorizzazione del Ministero della Salute “revocata” con conseguente apertura di un primo fascicolo penale presso la Procura della Repubblica di Pistoia.

 

Si evidenzia che i prodotti fitosanitari con autorizzazioni del Ministero della Salute revocati divengono, dalla data della loro revocata divengono rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose” identificati con il “Cer 020108* (violazione art. 208 e sgg. sanzionato con art. 256 comma 1 lett. b) D.Lgs 152/2006 s.m.i.).

 

Sono autorizzati solo i prodotti fitosanitari contenenti le sostanze attive che non rappresentano un rischio per la salute umana o animale o per l'ambiente quando il prodotto è utilizzato in condizioni normali.Le revoche possono avvenire per mancata la richiesta di rinnovo della ditta produttrice ma anche per il sospetto che le sostanze attive o la percentuale per litro delle stesse possano rappresentare un rischio per la salute umana o animale o per l'ambiente.

 

Le indagini non si sono fermate a Pistoia, ma sono proseguite per l’intera Toscana, portando all’apertura di altri fascicoli presso la Procura della Repubblica di Firenze, evidenziando un traffico di prodotti fitosanitari con autorizzazioni del Ministero della Salute revocate, organizzato da alcuni rivenditori di prodotti per l’agricoltura delle provincie di Pistoia, Firenze, Prato, Pisa e Lucca.

 

I rivenditori, invece di smaltire i prodotti revocati come rifiuti speciali pericolosi continuavano a venderli con un doppio guadagno, generato dalle mancate spese di smaltimento più il guadagno ricavato della vendita di tali prodotti/rifiuti.

 

Gli otre 60 controlli effettuati presso altrettante ditte/società, hanno permesso di accertare nella quasi totalità dei casi, violazioni di natura amministrative e/o penali, determinando una percentuale di positività pari a circa il 70% per le violazioni penali e di oltre il 80% per le violazioni amministrative.

 

La campagna dei controlli conclusa, si inserisce nel quadro delle attività svolte dai carabinieri forestali per l’uso sostenibile del territorio, con particolare riguardo a quello agricolo ed è finalizzata a promuovere le pratiche di corretto utilizzo dei prodotti, attraverso un’adeguata attività di informazione preventiva nonché quando necessario, mediante la repressione dei comportamenti illeciti.

Fonte: Carabinieri
 
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22/3/2021 - 12:48

AUTORE:
vincenzo

In fondo in fondo , il più pulito c'ha la rogna.

Difficile stupirsi del fatto che una parte , anche considerevole di aziende facevano che cavolo loro pareva .

Ricordo a suo tempo le difese a spada tratta di un diserbante che se proibito avrebbe fatto chiudere tante aziende e ricordo anche reticenti dati sull'inquinamento delle falde .

Quando succedono queste cose che sono veri e propri attentati alla salute , si indicano solamente i peccati e non i peccatori .Peccato perché tanti personaggi in vista potrebbero essere indicati rientranti nella categoria dei cattivi .

Speriamo nel futuro ....e nella maggior sensibilità della opinione pubblica.