In partenza per il Medio Oriente il tenente colonnello Stefano Nencioni, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Pistoia. Una missione che, per almeno sei mesi, lo vedrà impegnato a Gerusalemme, con l’incarico di ufficiale di collegamento all’interno della Ussc (United states security coordinator for Israel and the Palestinian authority), una coalizione che si coordina con il governo di Israele e l'Autorità palestinese per rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza, anche con il contributo specifico dell’Arma dei carabinieri che, dal 2014, all’accademia interforze che si trova a Jerico, svolge delle sessioni di addestramento a beneficio delle forze di sicurezza palestinesi, come la Presidential guard, la National security force, la Palestinian civil police, la General military training commission e la Touristic police.

Questo avviene in base a un accordo bilaterale tra il ministero della Difesa italiano e il ministero dell’Interno palestinese, e tramite un team di carabinieri specializzati in vari rami professionali, dall’ordine pubblico alla polizia giudiziaria, dalla tutela del patrimonio culturale alle investigazioni scientifiche.

Il tenente colonnello Nencioni è stato scelto, oltre che per la sua notevole esperienza all’estero (che gli è valsa elogi, encomi ed onorificenze italiane e straniere quali la Meritorius Services Medal americana), quasi sempre in Medio oriente, con ben tre missioni nella stessa zona a cui è ora destinato, anche per la sua conoscenza delle lingue araba e inglese e per le sue varie specializzazioni: istruttore di difesa personale militare (è cintura nera di judo), esperto di criminalità informatica, qualifica di analista alla scuola di perfezionamento delle forze di polizia in Roma, laureato in scienze della comunicazione, iscritto all’Albo dei giornalisti, Incident commander (responsabile area disastri: bombe, attacchi terroristici, presa di ostaggi…), esperto di indagini forensi.

Il suo incarico a Pistoia sarà, nel periodo della sua permanenza all’estero, ricoperto dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, comandante del nucleo investigativo.