La consigliera comunale del Pd Antonella Cotti interviene sul "period poverty".

"Tengo a fare una precisazione rispetto alla comunicazione trionfalistica fatta dall’assessora Celesti riguardo alla decisione di Farcom di scontare, nelle farmacie comunali, i prodotti indispensabili alle donne durante il periodo mestruale del 22%. Perché questo obiettivo, per cui siamo tutti felici, non nasce certo dalle idee della giunta, e ritengo che talvolta la campagna elettorale dovrebbe lasciare spazio alle ricostruzioni esatte.

Infatti, il primo atto relativo fu una mozione sulla Period Poverty che come gruppo Pd abbiamo protocollato il 25 giugno 2020, lungamente tenuta in discussione in commissione tra le perplessità e lo scetticismo della maggioranza e della stessa Celesti.

Solo dopo mesi siamo riusciti ad andare in consiglio comunale e, finalmente, vedere votata positivamente la mozione, anche in questo caso con lo scetticismo di molti.

Come consigliera Pd, come femminista, come Conferenza delle donne democratiche e come Pd comunale rivendichiamo la “maternità” di questa iniziativa, e siamo felici che si sia concretizzata nonostante gli ostacoli incontrati.

Purtroppo oggi le mestruazioni rappresentano ancora un tabù culturale di cui si parla poco: invece occorre dire che è una ingiustizia anche economica il fatto che tutti i prodotti utilizzati dalle donne in questo periodo, indispensabili e di prima necessità, abbiano l'imposta al 22% come se fossero beni di lusso al pari di un capo di abbigliamento firmato, mentre un prodotto come il tartufo è al 10%.

La battaglia è ancora lunga. La nostra mozione richiedeva infatti di intervenire anche con risorse comunali, a favore di quelle donne a rischio povertà e che non potendo acquistare questi prodotti, si trovano nella difficoltà di presenziare a lavoro o a scuola nei giorni di ciclo.

Ovviamente come donne dem, come partito, rilanceremo la richiesta di abbassare l'iva al 4% a livello nazionale, un elemento di civiltà a cui auspichiamo di arrivare quanto prima".