“La candidata sindaco Pd, in occasione della visita di qualche giorno fa del ministro del lavoro e delle politiche sociali Orlando, ha detto che, mentre altri presentano libri, in questo momento i democratici stanno parlando di lavoro. Effettivamente gli amministratori locali e persino i ministri del governo Draghi parlano di lavoro, mentre smantellano posti di lavoro e fanno sì che le attività chiudano”. Lo ha dichiarato la capolista di Ancora Italia a Pistoia Claudia Placanica.

“Tutto ciò è il frutto dell’operato alacre del governo e del ministero guidato da Andrea Orlando: il lockdown, il coprifuoco, le restrizioni e il green pass si sono tradotti in disoccupazione e nell’aggravarsi di quella femminile e giovanile. Anche l'aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici sono frutto delle scelte governative avallate dalle numerose cabine di regia e dalle amministrazioni comunali di quasi tutta Italia”, aggiunge Placanica.

Che accusa: “Ecco che allora le promesse della candidata sindaco Fratoni hanno zero credibilità. Sostenere che il tema del lavoro sarà l'assillo quotidiano e che lei stessa lavorerà per il lavoro sono parole in libertà di cui non possono farsi garanti persone il cui lavoro principale è stato all'interno dei palazzi del potere perorando le richieste provenienti dal mondo della finanza e delle multinazionali. Basterebbe fare mente locale sulle attività cui è stato concesso restare aperte in questi due lunghi anni, per comprendere quali fossero le mire dei governi. Le promesse degli esponenti del Pd collegate a quanto fatto fin qui, appaiono più come minacce”.

“Non meno colpevole è l’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Tomasi che ha declinato diligentemente e puntualmente queste politiche a livello locale sul nostro territorio”, sottolinea ancora Placanica.

Che conclude: “Chi ha sostenuto il Green pass come strumento per far riaprire le attività e per recuperare la normalità, non merita di governare il nostro comune. Abbiamo bisogno di una rottura con quanto fin qui verificatosi. I partiti che siedono al governo si sono dimostrati soltanto capaci di far chiudere imprese, far fallire esercizi, deprimere i cittadini che sono rimasti a casa rinunciando a consumare nei pochi esercizi sopravvissuti. Per tutto questo è necessario che alle imminenti elezioni amministrative i cittadini diano alle nuove realtà politiche la possibilità di traghettarci in un’altra ottica della cosa pubblica incompatibile con i responsabili di questa catastrofe”.