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Chiedo scusa, forse non ho capito io.

Se le inadempienze che dichiari sono dl 2015 e del 2019, perché avrebbero dovuto rifiutare il rinnovo nel 2012?
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Quello che sotto l’albero di Natale era un semplice biglietto di auguri, e di regalo, decisamente particolare si è trasformato in un’esperienza unica domenica scorsa, in occasione della 14° giornata di Lba 2024/25 tra Estra Pistoia Basket e EA7 Armani Milano.

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Il lungo weekend dell’Epifania ha riportato in campo i ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.

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Prime gare podistiche dell’anno e Silvano Fedi già protagonista negli appuntamenti del calendario.

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E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.

TIRO A SEGNO

Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.

PODISMO

In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del  comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.

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Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.

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La mostra "Anima e sguardi", di Giulia Marcucci, è a cura di Daniela Pronesti.

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L'inaugurazione della mostra "Atmosfere palustri - Natura e sentimento" di Ettore Pisano è in programma sabato 11 gennaio.

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La storia di una famiglia raccontata da nonna Violeta

24/5/2022 - 15:01

Quelli che tra noi hanno avuto la fortuna di nascere e crescere con i nonni, sanno cosa significa avere una persona accanto che ci adora e ci guarda diventare grandi, con la certezza che non ci potrà accompagnare per tutta la vita. Sarà per questo che i nonni amano così forte?


Spesso, da bambini e da ragazzi, forti della nostra incosciente immortalità, non ci rendiamo conto che i nonni non vivranno per sempre, che sono un dono temporaneo. Non stiamo sempre attenti alle storie che ci raccontano, quando invece dovremmo farne tesoro.


Quando abbiamo solo voglia di correre, sono i nonni a insegnarci la virtù della lentezza, quando ci buttiamo capofitto in un amore o in un'avventura, sono loro a venire in nostro soccorso per ricordarci la virtù della prudenza e soprattutto l'importanza dell'amor proprio e del rispetto di noi stessi. E in particolar modo ci regalano silenziosamente qualcosa che nell'infanzia e nell'età adulta sembra non avere spazio e consistenza: il tempo.


Ho pensato molto a questo mentre leggevo "Violeta", l'ultimo romanzo pubblicato da Isabel Allende, soprattutto quando ho letto alcune recensioni indignate nelle quali si pretendeva che l'autrice rispettasse il ritmo come ne "La casa degli spiriti". L'autrice è nata nel 1942 e ha pubblicato il famoso romanzo con Clara e Esteban protagonisti quando aveva quarant'anni. Oggi ne ha ottanta. A parte questo, ritengo però che i lettori che si ritengono insoddisfatti, non abbiano assolutamente compreso il senso di questa sua ultima opera. Avete fatto caso che quando parlate con una persona anziana e la lasciate a raccontare la sua storia, questa riesce a essere molto precisa su fatti avvenuti quando era giovane o adulta piuttosto che su quello che è accaduto l'anno prima? E' quello che succede a Violeta, che, avendo compiuto cento anni (nata nella pandemia della spagnola nel 1920 e morta nel 2020 con la pandemia di coronavirus), prossima alla morte, decide di lasciare una memoria scritta a suo nipote Camilo, raccontandogli la storia della sua famiglia, la sua infanzia, i suoi traumi, le sue debolezze, senza tralasciare gli errori, quelli che facciamo ogni giorno, a volte meno importanti, altri destabilizzanti.


"C'è un tempo per vivere e un tempo per morire. E tra i due, c'è il tempo per ricordare".


La precisione con la quale racconta di sè quando è bambina, dei suoi genitori, delle zie che hanno accompagnato la sua esistenza, di Torito, dei suoi amori, dei suoi figli e del suo lavoro è estrema. Si perde invece negli ultimi anni, quando, perso l'ultimo marito, un po' si confonde come succede a tutti gli anziani quando non hanno più il loro punto di riferimento vicino.


Troverete un romanzo carico di devastanti delusioni amorose, straordinarie storie d'amore, momenti di prosperità e momenti di povertà, un libro dolce, intenso e travolgente (e anche troppo rapido) esattamente come la vita.

 
Cosa leggete di bello? Vi aspetto nei commenti e mi raccomando, non perdete l'appuntamento del sabato con i consigli di lettura per ragazzi curato di Ilaria Cecchi.

 

di Maria Valentina Luccioli

 
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25/5/2022 - 10:13

AUTORE:
Valentina

I nonni sono ciò di cui i bambini hanno più bisogno. Sono gli elementi essenziali che loro ci offrono in abbondanza a renderli così speciali: amore incondizionato, gentilezza, pazienza, umorismo, lezioni di vita. Dolcezza e non solo con le parole. Biscotti, caramelle e dolci proibiti dai genitori.
I nonni sono il nostro paese dei balocchi.
Sono il nostro dono prezioso, una specie di tollerante rifugio dal quale si può sempre andare.
Sono anche rigore, disciplina e buona educazione.
Ricordo con immenso amore i miei nonni e che darei per averli avuti accanto a me nei periodi più belli e difficili della mia vita.
Quando mi sono sposata, quando sono nate le mie figlie, quando ho provato il dolore devastante delle perdite. Mi sarei rifugiata negli occhi buoni, profondi di Nonno Giovanni, che conosceva tanto da vicino la sofferenza, e tra le braccia forti, calde di Nonna Maria.
Ogni volta ricordarli è sempre commovente. Li sento fortemente dentro di me!
Grazie Valentina per questa intesa e bellissima recensione che va a smuovere tante forti, belli e pure emozioni. Un libro da leggere e farne tesoro.
Isabelle Allende è una scrittrice straordinaria che amo molto.
Ci ricorda che il tempo è prezioso e che la memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé per tutta la vita. Un tesoro di inimmaginabile valore!
"C'è un tempo per vivere e un tempo per morire. E tra i due, c'è il tempo per ricordare".
Mille volte grazie.
Sei tanto speciale! Ti abbraccio fortissimo!

25/5/2022 - 8:46

AUTORE:
"Lettricecontenta"

Cara Valentina, a te, che vivi la scrittura e la lettura, con tanta passione e dedizione, desidero scriverti che ciò che scrivi in questa tua meraviglia di rubrica vorrei definirle "POESIE", perchè questa parola, rispecchia la tua anima delicata e poetica. I nonni, ci prendono per mano, durante l'infanzia e l'adolescenza, accompagnandoci verso il futuro, anche se, sono consapevoli che raramente potranno gioire delle nostre conquiste sul lungo cammino della vita. Proprio per questo motivo, mi piace citare la tua frase: "Sarà per questo che i nonni amano così forte?" Penso sia per il suddetto motivo che loro amano così intensamente, e se a volte, sono un pochino troppo permissivi, è proprio perchè sanno che non hanno molto tempo per "viziare" (in senso buono) i nipoti. Personalmente, non ho avuto la fortuna di avere ogni giorno i nonni presenti fin dalla nascita, però, mi hanno vista crescere perchè spesso ero con loro, sia con quelli paterni, che con quelli materni, ed ogni volta, era una festa di racconti della loro vita, consigli, abbracci, dolci, pasta e pane fatto in casa che profumavano di buono, corse nei loro campi a vendemmiare e farmi trasportare sul carrettino del trattore, a volte qualche rimprovero a fin di bene e le monete infilate nelle mie tasche di nascosto per comprarmi il gelato oppure un giornalino. I loro consigli e i racconti, sono tutt'ora nel mio cuore ed in tante situazioni che mi capita di vivere, le loro parole, si rivelano utili anche a distanza di tanti anni, compresi i loro modi di farmi capire che amarsi, aver cura di sè, ma anche rispettare ed amare, sono le chiavi giuste per entrare nel cuore di chi amiamo. Di Isabel Allende, ho letto il bellissimo "D'amore e ombra", che ho amato, che amo e che amerò per tutta la vita, mentre invece, non ho ancora letto i due titoli che hai citato te, "La casa degli spiriti" e "Violeta" ma posso dirti, riguardo alle recensioni che hai letto sui due libri da te citati (e questo vale per qualsiasi libro ed autore), che ogni libro scritto dallo stesso autore, è una storia a parte, una storia a sè, e non deve essere paragonata alla sua precedente opera. Un autore ha miliardi di storie e pensieri da raccontare attraverso i propri scritti e ciò che racconta, fa parte della sua grande sensibilità e del suo bagaglio umano. Ogni libro è una storia a parte, ed è bello proprio per questo, per le sue peculiarità, per le emozioni diverse ma ugualmente intense che ci sa donare e questo è un dono che mi hanno trasmesso i tuoi romanzi: due opere stupende, due capolavori tanto intensi e diversi, creati con gli stessi doni che hai nel cuore: la tua grande sensibilità ed amore per la scrittura. Le critiche sono sempre costruttive ma non devono permettersi di giudicare la storia in se stessa, il lettore, deve entrare nell'anima dell'autore e saper apprezzare ciò che il suo cuore ha trasmesso a quelle pagine. Le persone anziane, sono i nostri cassettini della memoria, le nostre scatole dei ricordi. Come hai scritto te, si ricordano molto bene e sono molto precisi su fatti della loro giovinezza e meno su cose accadute loro di recente. E' una cosa che ho notato anch'io, quando parlavo con i miei nonni, delle loro esperienze lontane nel tempo e per questo, mi facevano una gran tenerezza. I ricordi di un nonno, di un anziano, sono tesori inestimabili da custodire nel cuore e se possibile, tramandare per non dimenticare. Ci sono scatole dei ricordi che profumano d'amore e quando ci capita di "tuffarci" in quelle scatole, si sente una carezza al cuore che non si dimentica mai più. Grazie Valentina per questo e per tutti gli altri consigli di lettura che riempiono le mie giornate e mi fanno riflettere su quanto sia importante e bello per me, questo tuo spazio nel quale condividi la tua bellezza d'animo, la tua professionalità e la dolcezza che trasmettono le tue parole. SCRIVI E NON SMETTERE MAI!!! Un grande abbraccio!!!