«Mi sono confrontato in mattinata con il consigliere del presidente Giani Valerio Fabiani rispetto agli esiti dell'incontro che si è svolto ieri a Roma tra le Regioni Toscana e Calabria e gli enti locali interessati, tra cui il sindaco Nicola Tesi, sul futuro degli stabilimenti di Ponte Buggianese e Reggio Calabria. Lactalis conferma la volontà di chiudere: il piano industriale non ha fatto altro che ribadire questa scelta. Una volontà, a questo punto, ribadita e formalizzata. Le istituzioni, però, non sono notai. Ora si svolgerà a livello regionale un confronto rispetto alle gestione degli impatti sociali ma, soprattutto, rispetto alla reindustrializzazione del sito. Voglio ribadire con chiarezza un punto: Lactalis non può fare da Ponzio Pilato, perché ha la forza, gli strumenti e le capacità per mettere in campo una prospettiva che salvaguardi il presidio produttivo e occupazionale tramite un'operazione che miri alla reindustrializzazione. Le istituzioni possono e devono fare la loro parte per evitare che la Valdinievole perda un ulteriore sito industriale ma la prima responsabilità è in capo a Lactalis, che ha causato il problema e che, da multinazionale, ha la possibilità di mettere in campo soluzioni sul modello di quelle che sono avvenute in vicende analoghe, una per tutte quella di Marradi che ha interessato l’Ortofrutticola del Mugello. Su questo chiediamo un impegno vero: non solo non saremo notai, ma neanche semplici spettatori».

Così Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Aree interne, fa il punto sulla situazione ex Alival dopo un colloquio con il consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali Valerio Fabiani.