Un gruppo di residenti e commercianti di Capostrada interviene sul parcheggio della frazione.

"A Capostrada c’è tanta rabbia e delusione nei confronti dell’assessore Bartolomei e dell’amministrazione Tomasi. Rabbia, delusione e sconcerto nel vedere un problema non solo creato dall’amministrazione ma addirittura non risolto dopo le segnalazioni all’assessore Bartolomei, agli uffici competenti e le risposte non date  da parte di coloro che dovrebbero risolvere il problema.

I fatti. Circa tre mesi fa, nel parcheggio tra la via Bolognese e la chiesa, dopo quasi trent’anni dalla sua realizzazione è stato inserito un nuovo posto per disabili nell’angolo adiacente alla strada; è stata posizionata la cartellonistica verticale, un cartello a oltre due metri e mezzo, con tanto di numero di autorizzazione associata alla targa, ma non quella orizzontale con strisce gialle e segnaletica orizzontale sulla pavimentazione. Nei due spazi da sempre riservati ai disabili invece, dalla parte della chiesa, la segnaletica gialla sulla pavimentazione è chiarissima e inequivocabile.

Verosimilmente ignari fruitori abituati a vedere il nuovo spazio come un normale parcheggio si sono visti rimuovere l’auto parcheggiata. Una quindicina in tutto, dietro tempestiva segnalazione del titolare del posto a lui riservato. Facciamo notare che la sanzione amministrativa è pari a euro 165 e il costo del carro attrezzi è di euro 103. Immaginiamoci un pensionato al quale è stata rimossa l'autovettura".

"Siccome bastava e basta appunto rendere evidente con segnaletica gialla orizzontale questo nuovo stallo disabili - dice Fabrizio Geri - ho personalmente sollecitato in tal senso l’assessore Alessio Bartolomei e il responsabile degli spazi dei veicoli riservati a persone invalide del Comune, geometra Turturro. Non sono stato il solo.

Tante promesse e tante parole, ma a quasi due mesi l’amministrazione Tomasi non è riuscita a eseguire questo lavoro di neanche un’ora e a costo zero. Risultato: alcuni utenti continuano a parcheggiare ignari nello stallo e a vedersi portare precipitosamente via dal carro attrezzi la propria macchina".