L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Domenica scorsa, oltre al ritorno al successo sul campo per Estra Pistoia nel campionato di Lba, si è celebrata una intensa giornata di relazioni e business anche al di fuori del parquet grazie al primo “Biancorosso day”.
Ancora soddisfazioni per il Kodokan Montecatini, storica scuola di judo della Valdinievole.
Numerose presenze in gara, due vittorie e altri interessanti piazzamenti.
Mooneygo Basket 2000 Senigallia - Acqua dell'Elba Nico Basket 64-72
Dopo due mesi e mezzo l’Estra Pistoia Basket torna finalmente alla vittoria nella 16° giornata di Lba 2024/25 al termine di un match vietato ai deboli di cuore in un PalaCarrara infuocato e dopo una partita che sembrava già indirizzata per gli ospiti nel primo tempo.
Secondo weekend del mese di gennaio e proseguono gli impegni, nei rispettivi campionati, per le squadre biancorosse fra gironi di ritorno che iniziano a entrare nel vivo oppure la seconda fase già dietro l’angolo.
"Raccontami un libro", di Maria Valentina Luccioli
Da lunedì 20 gennaio al 30 marzo la mostra fotografica “La comunità dei muri”.
Una messinscena che oscilla tra realismo e onirico, tra dramma e commedia, tra risate e pianti, tra malinconie cecoviane ed energia pura. Uno spettacolo dove le immagini, i suoni e la recitazione si compenetrano per rappresentare la tragicommedia della vita.
Questo è Zio Vanja, il capolavoro di Anton Čechov prodotto da Atp Teatri di Pistoia, che arriva sabato 4 marzo (ore 21) al Teatro Pacini di Pescia, sull’onda del grande successo di pubblico e critica registrato nella tournée 2023, che ha portato lo spettacolo in numerosi teatri italiani. L’appuntamento è il terzo della sezione di prosa del cartellone 2022/2023, curata dai Teatri di Pistoia con l’amministrazione comunale.
Nel ruolo del titolo, Giuseppe Cederna, in scena con, in ordine alfabetico, Pietro Bontempo (Astrov), Mimosa Campironi (Sonja), Massimo Grigò (Telegin), Alberto Mancioppi (il Professore), Caterina Misasi (Elena) e Elisabetta Piccolomini (Marija). I costumi sono di Lucia Mariani, le luci di Emiliano Pona, il suono di Alessandro Saviozzi; l’allestimento è curato da Atp Teatri di Pistoia.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita online su www.bigliettoveloce.it e alla Biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia (0573991609); si potranno acquistare anche alla biglietteria del Teatro Pacini venerdì 3 (ore 16.30/19.30) e sabato 4 marzo (ore 11/13 e 16.30/19.30 e dalle 20).
Dramma russo che Čechov considerava però una commedia, quasi un vaudeville, che vide il debutto ufficiale il 26 ottobre 1899, al Teatro d'arte di Mosca, con la regia di Vladimir Ivanovič Nemirovič-Dančenko e Konstantin Sergeevič Stanislavskij, Zio Vanja è la rappresentazione delle grandi illusioni, di percorsi che iniziano per poi tornare al punto di partenza, della noia, che non è spazio per la creatività ma al contrario anticamera della depressione, maschera della paura che paralizza impedendo di realizzare i proprio progetti e che Roberto Valerio ha deciso di restituire però con una messa in scena a contrasto, energica, movimentata. In una tenuta di campagna c’è una tavola apparecchiata per il tè sotto ad un vecchio pioppo. Poco più in là, dondola un’altalena. L’atmosfera tranquilla e serena non rispecchia il tumulto disordinato dei cuori. La vita quotidiana e monotona che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in quella residenza di proprietà del professor Serebrjakov, viene stravolta dall’arrivo dello stesso illustre accademico e dalla sua bellissima seconda moglie Elena...
“Questi personaggi – commenta il regista Roberto Valerio (che ha firmato, in passato, numerosi spettacoli di successo prodotti da ATP Teatri di Pistoia, da Il Vantone a Casa di Bambola, da L’impresario delle Smirne a Tartufo) – non sono eroi o eroine, ma persone semplici che ci raccontano il semplice flusso della vita. Della vita di tutti noi. Ed è per questo che ci sentiamo così vicini ed empatici a queste anime smarrite. Le loro passioni sono le nostre passioni, i loro slanci, le loro delusioni sono le stesse emozioni che accompagnano la nostra vita".
“È un’opera delle occasioni mancate, della rinuncia – conclude Roberto Valerio – basata su un vero e proprio meccanismo di inerzia. Così come in Beckett i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore. Ma non manca l’ironia, che anzi pervade tutto il testo”.
Atp Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale, negli anni, ha prodotto molti spettacoli di successo firmati da Roberto Valerio, tra i quali Tartufo di Molière (già passato sul palco del Teatro Pacini nel 2021), Il Vantone di Pasolini, L’Impresario delle Smirne di Goldoni, Casa di Bambola di Ibsen.
Uno spazio vuoto. In primo piano una vecchia credenza ed un tavolo, elementi che rimandano alla quotidianità della vita in campagna. Sullo sfondo appaiono e scompaiono elementi onirici o iperrealistici: un’altalena che scende dal cielo, una botte di vino gigante per l’ubriacatura notturna, un pianoforte che ricorda l’infanzia, un albero di beckettiana memoria. È la scena che Valerio ha scelto per raccontare la vita che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in una casa rurale all’arrivo del proprietario, l’illustre professor Serebrjakov e dalla sua bellissima seconda moglie Elena. I personaggi che si muovono davanti al pubblico non sono eroi e eroine, sono persone comuni, immerse nel flusso della vita, con i quali è facile immedesimarsi, che chi guarda può sentire immediatamente vicino. Sono anime smarrite con passioni, slanci, delusioni, le stesse emozioni che accompagnano la vita di tanti. Ogni personaggio insegue i propri pensieri, le proprie aspirazioni, sogni, sofferenze senza davvero comunicarli agli altri, sordo a quelli dell’altro. Tutti desiderano il riscatto, tutti sono incapaci di agire per ottenerlo, vogliono amare e essere amati ma il desiderio non si tramuta mai in realizzazione. Nella commedia si bevono molta vodka e molto vino, per diciassette volte Čechov invita a bere i personaggi: si evade la realtà, si cerca l’illusione che apre varchi di finta soddisfazione “Quando non c’è vita vera, si vive di miraggi”, dice, a un certo punto zio Vanja.