Buongiorno e bentornati cari lettori, il libro che ospito oggi tra le pagine della mia rubrica è una favola adatta a tutti, non solo ai più piccoli, perché ricca di significati simbolici e porta il lettore a riflettere.

“Il grande albero” scritto da Susanna Tamaro - autrice italiana di fama internazionale - ha come protagonista un piccolo seme, che con il tempo e la resilienza diventa un albero maestoso, talmente bello da suscitare invidia e ammirazione.

Nel corso della sua lunga vita, incontra l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe con l’affascinante Sissi, vede sbocciare amori, ascolta i versi dei poeti, sente i rumori delle fattorie vicine. Passano i secoli, arrivano le guerre, il grande albero assiste alle immani tragedie.

Poi, finalmente, torna la pace, ma il mondo è profondamente cambiato. Il progresso ha cambiato tutto e lui si sente stanco, vecchio, pronto ad essere tagliato dalle motoseghe e magari trasformato in un violino.

Un giorno l’uomo si avventura nel bosco alla ricerca di un albero da decorare per le festività natalizie.

L’albero viene tagliato e trasportato in piazza San Pietro. L’albero sprofonda in un profondo sonno.

All’interno dell’albero abita un tenero scoiattolo, Crik, che non si arrende di fronte all’inevitabile destino dell’albero e chiede aiuto a un uomo vestito interamente di bianco: il Papa.

Una storia tenera, scritta con parole semplici, ma di forte impatto emotivo. Un racconto d’amore, di speranza, che ci regala un finale magico.

Susanna Tamaro impreziosisce il testo regalandoci una descrizione realistica della natura, facendoci assaporare la sua bellezza, perché “la nostra vita è come quella degli alberi. Il seme si schiude e cerca la luce".

Età di lettura: da 10 anni.

A martedì: una nuova recensione di Valentina vi aspetta.

di Ilaria Cecchi