E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver perfezionato l’accordo, fino al prossimo 30 giugno, con il pivot Derek Cooke Jr. Il giocatore indosserà la maglia numero 10.
Ultime gare del 2024 per i podisti della Silvano Fedi, che hanno chiuso l’anno con 131 successi e una valanga di ottimi piazzamenti.
E’ tempo di presentazione del responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Baskt, Dario Baldassarri che già fa parte del consiglio d’amministrazione del club.
I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi
Elena Maltagliati interviene sull'area ex Bertini.
"Nella seduta del consiglio comunale di giovedì scorso 28 novembre è stata portata in approvazione l’acquisizione dell’area ex Bertini a Margine Coperta. La questione necessita di una replica dalla minoranza che ho l’onore di rappresentare.
Comprendendo che agli occhi della cittadinanza la roboante notizia data dal sindaco non può che essere accolta con favore, come la sottoscritta ha fatto nell’incontro informale avuto con il sindaco appena una settimana prima dal consiglio comunale appena trascorso.
Crediamo però che sia compito di tutti gli amministratori approfondire e analizzare i risvolti di ogni intervento, soprattutto uno come questo. Diciamo chiaramente che non siamo né contrari e né dubbiosi riguardo l’utilità e la necessità del recupero. Nelle dichiarazioni di voto, infatti, in quanto capogruppo la sottoscritta ha avuto cura di spiegare i motivi del voto di astensione, che il sindaco in maniere sibillina non ha voluto rendere pubblico nel suo intervento alla stampa. Abitudine della giunta Niccoli è infatti coinvolgere la minoranza, sì, ma a cose già fatte.
La minoranza, magari legittimamente nel modus operandi della giunta, non è stata coinvolta in nessuna decisione, che come ha detto il sindaco dalle colonne dell’articolo, è stata preparata in anni. La minoranza si è trovata ad analizzare le carte a cose fatte e decisioni prese da altri: innanzitutto sul prezzo già concordato con la proprietà, suffragato sì da una perizia tecnica giurata riguardo al valore, ma senza aver condiviso e condotto un approfondimento riguardo al valore di mercato che poi, al di là delle perizie, individua il reale valore. Gli interrogativi posti dalla minoranza sono rimasti tali e riguardano almeno due macro-argomenti: il prezzo dell’acquisizione e quale sarebbe con precisione il progetto futuro.
Dopo la commissione bilancio di lunedì 25 novembre, appena tre giorni prima del consiglio comunale quindi con poco tempo per studiare e riflettere a fondo su un tema così importante, sono rimasti dubbi. Intanto sulla congruità del prezzo, 150.000 € oltre spese di acquisizione: ci siamo posti il dubbio che si potesse fare di meglio, abbassando il prezzo visto che da una veloce interlocuzione con vari tecnici e consulenti immobiliari, l’immobile in quella posizione e nello stato di fatiscenza in cui si trova si poteva pagare meno.
Non ci ha convinti la controdeduzione del sindaco al nostro quesito, ovvero che quell’immobile nel 2009 all’asta fosse stato comprato dall’attuale proprietario a un prezzo di oltre 200.000 €. Poi l’altro grande tema: si investono 150.000 € oltre spese per acquisire l’immobile, poi c’è da spendere per la demolizione a causa dell’incuria ultra ventennale, costo non quantificato, per poi non dichiarare chiaramente lo scopo ultimo: forse ricostruire uno spazio adibito a centro polivalente, forse migliorare la viabilità, forse un po’entrambe le cose o forse nessuna. Insomma un’operazione finale senza previsione di costi, un vero salto nel buio!
Visto che ogni azione della pubblica amministrazione deve essere guidata non solo da plausi ma da efficienza, buon andamento e sostenibilità finanziaria, come ci impone l’art. 97 della Costituzione, svolgendo il lavoro di consiglieri di minoranza, abbiamo optato non per un voto a favore (che sarebbe stato per noi superficiale) non un voto contrario, ma un voto di astensione per i dubbi sovracitati rimasti irrisolti con atteggiamento aperturista perché riconosciamo il necessario intervento di rigenerazione urbana. Tutto questo, sperando che il sindaco sia di parola secondo quanto dichiarato durante la seduta dal 28 novembre: “La maggioranza è disponibile al confronto per l’intervento post demolizione: i rendering saranno disponibili per valutazioni anche da parte della minoranza”.