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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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Pdl: "Acque Toscane ha fatto i lavori per cui chiede la quota di remunerazione?"

13/3/2012 - 12:51

Il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Riccardo Sensi, interroga il sindaco sui rapporti tra Comune e Acque Toscane.

"Sono ormai tantissimi gli alberghi, i negozi e le famiglie che hanno sollevato il problema dell’eccessivo costo della bolletta idrica. La giunta non può esimersi dall’assumere una posizione chiara e non più ondivaga fra bisogno di proteggere il consenso e rapporti con il gestore Acque Toscane s.p.a..
Com’è noto nelle bollette non viene chiesto agli utenti soltanto il corrispettivo per il consumo effettivo di acqua, ma anche la remunerazione del capitale investito.
Cosa significa questa astrusa frase? Nel nostro caso che, attese le perdite croniche delle condotte che portano l’acqua e la carenza di adeguate infrastrutture per raccogliere le acque, soprattutto in vista di periodi di emergenza, il gestore si impegna contrattualmente a effettuare opere di miglioramento per garantire una minore dispersione delle acque dalla condutture, maggiori garanzie di accumulo di riserve di acqua per i periodi di siccità e un miglioramento complessivo del servizio offerto ai cittadini.
A fronte di tali lavori il privato gestore acquisisce un utile d’impresa che ricava direttamente dalle bollette perché gli hotel, i negozi e le famiglie pagano anche queste opere che il gestore si impegna a fare.
E qui sta il problema. Ci sono alcuni che non ritengono giusto questo sistema (un privato non deve speculare sull’acqua che è un bene di tutti). Io non sono fra questi ma rispetto la loro posizione. C’è stato un referendum che sembra allegramente dimenticato dalla pubbliche amministrazioni e si stanno formando comitati che, non proprio a torto, stanno invitando alla “obbedienza civile” (non pagare la quota di remunerazione perché il referendum ha così statuito).
Quel che però adesso mi interessa è capire se è giusto che ai cittadini ed agli imprenditori di Montecatini venga chiesta la “quota di remunerazione del capitale investito”. Il dubbio sorge perché il gestore ha affidato studi e lavori su un possibile invaso nella Cava Maona ove l’attuale Piano Strutturale non prevede affatto tale destinazione e per fare ciò ha dato soldi e incarichi professionali. Non solo mi risulta che nelle convenzioni sottoscritte risultassero da realizzare alcune opere il cui destino oggi è sconosciuto (Panzana, Cipresso, Sant’Allucio, Forra Buia alla Nievole)
Ai montecatinesi si può chiedere allora la quota di remunerazione del capitale investito soltanto a 2 condizioni:
1)    se i lavori sono stati fatti e nei tempi previsti;
2)    se sono serviti a migliorare il servizio.
In caso contrario, è giusto che le famiglie e le imprese della città paghino solo l’acqua consumata.
 
Tutto quanto esposto, il sottoscritto consigliere comunale interroga il sindaco e la giunta sui seguenti capitoli:
 
1)    quali lavori il gestore si era impegnato a realizzare nelle passate convenzioni sottoscritte con il Comune di Montecatini e quali poste nel piano triennale delle opere (richiedo elenco nel dettaglio con costi e tempi)?
2)    sono state realizzate tali opere e, se si nei tempi previsti, dalle convenzioni e nel piano triennale delle opere?
3)    sussiste un organo tecnico del Comune (o un organo terzo) chiamato a certificare che quei capitali investiti dal gestore siano stati effettivamente destinati a quelle finalità e per gli importi dichiarati e c’è un obbligo di rendicontazione?
4)    sussiste un organo tecnico del Comune (o un organo terzo) chiamato a certificare che tali lavori siano, a posteriori, effettivamente migliorativi del servizio al cittadino (minor dispersione dalla condutture, maggiorazione riserve per periodi di siccità, miglioramento tecnologico nell’erogazione del servizio)?
5)    Sussistono casi di conflitti di interessi fra dipendenti comunali e dipendenti o consulenti professionali del gestore?
6)    Se così non fosse quali iniziative ha intenzione di adottare la giunta?
7)    Corrisponde a verità che il governo centrale o organismi centrali (CONVIRI) hanno censurato la circostanza che l’acqua in Toscana e, segnatamente nell’ATO ove è inserita Montecatini, costa troppo al cittadino?
8)    Quante sponsorizzazioni ha effettuato Acque Toscana in favore del Comune di Montecatini e per quali importi?

Fonte: Pdl
 
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15/3/2012 - 9:33

AUTORE:
bordoneyconcha

Anche a me appassiona la vicenda dell'acqua, non solo a Montecatini.

Comprendo, così come le comprende il signor Lazzerini, le ragioni che spingono il consigliere Sensi a interrogare consiglio e giunta su temi legati alla gestione del servizio idrico nella nostra città: mettere in difficoltà l'attuale amministrazione sulla gestione del servizio idrico non sarà molto complicato.
Così come non lo sarà controbattere per ricordare ai cittadini chi ha la responsabilità del contratto con Acque Toscane Spa.

Per discutere apertamente della questione il comitato per l'acqua bene comune ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto: potrebbe essere una buona occasione per far partecipare la cittadinanza su un tema importante per l'oggi e per il futuro.

Il consiglioere dice apertamente di non condividere le ragioni di chi, come me, pensa che sull'acqua non si debba fare profitto.
E' senza dubbio un'opionione lecita.

Il popolo italiano si è di recento espresso in modo chiaro: fuori l'acqua dal mercato.
L'ha fatto con due referendum, votati da oltre 27 milioni di elettori: una cosa el genere non accadeva da decenni.

Quando la Corte Costituzionale ha ammesso il quesito, ha stabilito che la norma che sarebbe rimasta dopo l'abrogazione era direttamente applicabile, senza necessità di alcuna ulteriore legge.
Quindi, non secondo me ma secondo la Corte Costituzionale, le tariffe che oggi vengono applicate da Acque Toscane, da Acque Spa e dalla maggior parte dei gestori italiani, contengono una componente "illegittima".
Non è una componenente residuale: a livello di ATO 2 è pari al 18,18% del totale della bolletta.

L'ATO2 non solo non ha adeguato le tariffe alla legge, ma ha addiruttira deliberato la proroga di ulteriori 5 anni del contratto con Acque Spa, con lo stesso metodo tariffario !
E' per questo che ci sono due ricorsi al Tar che pendono su questa delibera: uno della Federconsumatori ed uno del Forum toscano per l'acqua bene comune.

Non è che manca una legge, manca la volontà di amministrare nel rispetto della legge vigente, e purtroppo su questo punto destra e sinistra si trovano perfettamente in accordo.

Il Forum italiano dei movimenti per l'acqua chiede a tutti i cittadini di continuare la battaglia, che oggi più che mai è una battaglia di democrazia e legalità: obbedienza civile.

Se i gestori e le autorità preposte non lo fanno, toglieremo noi dalle nostre bollette la quota che non ci deve più essere.

Consigliere Sensi, signora Caterina e signor Lazzerini, invito voi e tutti i lettori di Valdinievole Oggi, a partecipare all'iniziativa di sabato prossimo presso la bottega del commercio equo e solidale "Diversamente", in via Mazzini 7 - ore 17.

14/3/2012 - 21:09

AUTORE:
Jordan

Siamo alle solite. C'e un interrogazione dove vengono poste questioni serie che interessano la gente.. E cosa si replica? Che e' demagogia. Ma dove cavolo vivi Lazzerini? Alle domande si danno risposte, non si accusa chi le rivolge. Se continuate così le prossime elezioni le perdere senza passare dal via!!!

14/3/2012 - 8:23

AUTORE:
Lazzerini g

Ho da sempre seguito la vicenda e assicuro che il consigliere fa della grande demagogia , dato che il contratto è del 2005 con piani tariffari sovente non passati da giunta e consiglio . Sul referendum il problema è un vuoto legislativo in quanto alla abrogazione non è seguita una nuova legge e tutte le amministrazioni non fanno che portare al termine i contratti con i gestori .

13/3/2012 - 16:16

AUTORE:
Caterina

Finalmente un'interrogazione che si occupa dei problemi veri dei cittadini e delle imprese di questa martoriata città! Sono proprio curiosa di sapere dove e come ha speso Acque Toscane i nostri soldi per chiedere delle bollette così esose! L'acqua è un bene prezioso ed un bene comune, non si può pensare di speculare (o quantomeno di non fare i giusti investimenti) sopra un bene di prima necessità a discapito di tutti i cittadini.