Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
L'olio importato ha superato nel 2011 quello prodotto in Italia. Una realtà che mette a rischio un sistema, ma con l'inganno. Anche l'olio pistoiese ne risente, dove la produzione in provincia è circa l'8% di quella toscana con 14.756 quintali (dati Istat 2010), ottenuti da 7.500 ettari di uliveti 'attivi', significa che 8% del territorio provinciale è occupato da ulivi. Una risorsa importante dal punto di vista economico, paesaggistico e per la tenuta idrogeologica del territorio collinare. Una risorsa che è messa in difficoltà da frodi e da etichette ingannevoli, che spesso sono così concepite: in grande un nome commerciale che richiama l'italianità del prodotto; in caratteri piccolissimi magari sul retro della bottiglia 'prodotto con miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari', che è la vera informazione che interessa ai consumatori.
“I consumatori comprano olio prodotto con olive spagnole, greche o tunisine, convinti di comprare toscano - dichiara Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia - ingannati da etichette fuorvianti e allettati da un prezzo mediamente più basso dei veri e sani oli toscani”.
Come nelle pubblicità ingannevoli degli spot tv. In grande ed urlato si evidenzia la parola gratis, in piccolo e su testo scorrevole l'indicazione che si paga. All'inganevolezza delle etichette, si aggiungono le vere e proprie frodi. Dove non viene neppure indicata la presenza di oli stranieri.
Coldiretti vuole tutelare le produzioni e i consumatori, e, insieme a Unaprol, Consorzio Olivicolo Italiano, e Symbola, Fondazione per le qualità italiane, ha preparato una proposta di legge che punta ad avere sull'etichetta caratteri indicanti l'origine del prodotto più grandi, senza marchi ingannevoli. Su un altro versante, propone la fine del segreto sui nomi delle aziende che importano olio dall’estero. La proposta ha già avviato l'iter al Senato.
Per il momento il consumatore si può autotutelare, tenendo conto che un buon litro d'olio extravergine di oliva prodotto al 100% con olive italiane, se ha un prezzo inferiore a 6 euro è meglio non acquistarlo: difficilmente potrà mantenere le promesse ventilate.
I produttori di olive ed olio trasparenti sono messi in difficoltà dalla presenza di quantità enormi di olio extravergine a prezzi stracciati. Prezzi che si possono ottenere, appunto, solo con inganno e frodi.
La Toscana è una delle regioni che più risente di inganni e frodi: rappresenta il 3% della produzione nazionale, ma gode di un'altissima immagine per la qualità dei propri oli che è riuscita a conquistarsi con grandi sacrifici. Secondo una analisi Coldiretti/Eurispes circa il 30% dell’olio extracomunitario importato in Italia nel 2010 è stato destinato a sole due province, guarda caso dove hanno sede importanti stabilimenti.