La giunta guidata dal sindaco Rinaldo Vanni arriva al giro di boa di metà legislatura. Il traguardo consente al primo cittadino, e ai partiti che lo sostengono, un  bilancio su quanto svolto e su quanto, invece, deve ancora essere realizzato.
L'incontro aperto alla stampa avviene, scelta tutt'altro che casuale, alla Villa Renatico Martini, oggi Museo di arte contemporanea. “Vogliamo valorizzare sempre di più il nostro territorio e le sue bellezze - spiega Vanni - stiamo attraversando una crisi molto dura, per cui è necessario razionalizzare le risorse e valorizzare quelle di cui disponiamo”.
Il sindaco, comunque, sembra essere soddisfatto del lavoro compiuto fino ad oggi, di cui sottolinea il carattere collegiale. Nonostante i continui tagli del governo centrale, tutti i servizi per i cittadini sono stati mantenuti e Vanni ricorda gli impegni presi durante la campagna elettorale. “La prima pagina del programma con cui ci siamo presentati agli elettori individuava tre temi su cui avremmo concentrato la nostra azione di governo: lavoro, occupazione e sostegno al sociale e alle imprese. Crediamo di aver mantenuto la parola, penso ai 4,5 milioni di euro destinati all'edilizia pubblica e al sostegno che ogni giorno diamo all'attività manifatturiera, al commercio e alle fasce più deboli della popolazione”.
Sul tema della sicurezza, la giunta ha scelto di investire sulla prevenzione, destinando al sociale le risorse necessarie per disinnescare la criminalità di chi non ha più niente da perdere. “Abbiamo garantito la coesione, per questo nel nostro comune non esiste un problema sicurezza al di là di una criminalità intollerabile ma purtroppo fisiologica”.
Gli aspetti negativi non mancano e riguardano per prima cosa il lavoro comune con le amministrazioni limitrofe, in particolare sul tema del turismo. “Su questo punto abbiamo addirittura compiuto dei passi indietro – denuncia Vanni - dopo la chiusura delle Apt non è stato individuato un soggetto che potesse sostituirli, manca una promozione complessiva del nostro territorio. Ad esempio, il progetto del polo termale della Valdinievole è ormai del tutto accantonato”.
In un clima italiano sempre più ostile alla vecchia politica, la giunta di Monsummano può vantare assessori che non sono politici di professione, dunque interpreti di quel rinnovamento chiesto ormai da tutti. “Anche in questo – esulta Vanni – siamo stati degli innovatori”.
Ma i progetti futuri e ancora da realizzare non mancano. Il vicesindaco Giacomo Pasqui cita ad esempio Montevettolini e la pavimentazione da rifare, il problema dei cimiteri e la necessità di un maggior numero di loculi, oppure il tema dell'illuminazione pubblica ormai vecchia e da migliorare.
Un bilancio, dunque, sostanzialmente positivo, di cui la giunta sembra andare fiera. “Al nostro mandato darei una sufficienza piena – conclude Vanni -, ma spero che, come a scuola, il voto del primo quadrimestre sia volutamente più basso di quello del secondo per spronarci a fare sempre meglio. Ho la coscienza a posto perché il nostro impegno è stato massimo, so che tutta la giunta vuole bene ai monsummanesi, con cui abbiamo un rapporto trasparente e franco. Questa è la nostra forza”.

di Giacomo Ghilardi