Importanti risultati nei primi 5 mesi dell’anno nella provincia sono stati raggiunti dalla Guardia di finanza. Tra i risultati più significativi, la scoperta di 20 evasori totali o paratotali che hanno omesso di dichiarare al Fisco redditi per 49 milioni di euro ed evaso l’Iva per 4,5 milioni. Per quanto riguarda il lavoro sommerso, identificati 19 lavoratori in nero e 116 irregolari. Nella lotta ai falsi, sequestrati 461.828 pezzi tra capi di abbigliamento, borse, calzature, orologi, accessori con marchi contraffatti, 7 le persone denunciate.

Ecco una sintesi delle operazioni: 209 ispezioni contro l'evasione fiscale. Nel settore imposte sui redditi, scoperti elementi positivi di reddito non dichiarati, elementi non deducibili e ricavi non contabilizzati per 66 milioni, assieme a oltre 5 milioni di Iva. Per reati fiscali denunciate alla magistratura 20 persone e sequestrate quote societarie per 600mila euro.

Tra le più significative indagini, le verifiche in aziende del settore impianti e materiali elettrici e commercializzazione di piante e fiori, che risultavano avere cospicui rapporti economici con aziende all’estero. In realtà, le Fiamme gialle hanno accertato che la residenza fiscale delle aziende estere (un vivaio in Olanda, fabbriche in Cina e Bulgaria) era fittizia perché i gangli vitali delle ditte erano tutt’ora nella provincia di Pistoia. In questo modo, sono stati recuperati 14 milioni di euro sottratti a tassazione. 

A Montecatini sono state scoperte tre società di vendita di prodotti elettronici (audio, video e informatica) che hanno evaso l’Iva per 2,5 milioni. I controlli su scontrini e ricevute fiscali sono stati 742, dei quali 288 si sono conclusi con la verbalizzazione di irregolarità, con una percentuale superiore al 39%.

Identificati 19 lavoratori in nero e 116 irregolari. In un’azienda di trasporto merci pistoiese, con la scoperta di 115 posizioni irregolari e di un lavoratore a nero con evasione di contributi per 270mila euro.

Singolare il caso di un direttore di banca in Valdinievole, che non ha segnalato alla Banca d’Italia un’operazione relativa a una compravendita immobiliare, per un importo superiore a 500mila euro.
Nella sola Valdinievole sono stati eseguiti 353 controlli nei primi 5 mesi dell’anno. La percentuale d’irregolarità è superiore alla media che si riscontra in molte altre zone della provincia e arriva a sfiorare il 48%: i controlli con esito «irregolare» sono infatti stati ben 169. E i numeri si riferiscono solo alle attività di natura tributaria. Se avessero compreso anche altri tipi di attività, sarebbero ovviamente stati più alti. Le località dove le fiamme gialle hanno snidato il maggior numero di irregolarità sono stati Montecatini e Monsummano, rispettivamente con un tasso di irregolarità pari al 44,87 e 49,15%. Addirittura peggiore la situazione di Pieve a Nievole: un controllo su due ha riscontrato infrazioni.