La Ztl e la chiusura del centro alle auto fanno male al commercio e alle aziende. Ne è convinta l'Unim-Confesercenti, che, a sostegno della tesi, ha preparato uno studio per mostrare il calo del fatturato e convincere così la giunta guidata dal sindaco Bellandi a fare marcia indietro sul provvedimento.
L'analisi si basa sui dati forniti dal 15% delle aziende coinvolte nella chiusura al traffico, e mostra una diminuzione media degli incassi del 12% fra il giugno del 2010 e quello di quest'anno, dunque superiore alla media registrata in provincia pari al 6,4%, come sottolinea Rossella Parlanti di Unim. Allarmante è anche il dato che riguarda le occupazioni, con un crollo, nello stesso periodo, dell'8%.
Le ragioni della flessione, secondo i rappresentanti delle categorie, sono da imputare in particolar modo alla Ztl. “Non condividiamo la chiusura delle strade al traffico –  spiega Maurizio Innocenti, presidente provinciale di Confesercenti  – perché avrebbe dovuto essere l'atto finale di un progetto più ampio per il rilancio generale della città, non certo il primo passo come invece è stato”. 
Oltre alla decisione stessa, i commercianti lamentano la scarsa disponibilità al confronto sul tema da parte della giunta. “Contestiamo l'atteggiamento dell'amministrazione comunale – continua Innocenti – perché ha preso provvedimenti su materie così delicate senza consultare nessuno”.
Le categorie avrebbero preferito iniziare dalla realizzazione di un nuovo arredo urbano, l'attivazione di un servizio navetta e il posizionamento di una segnaletica in funzione del piano parcheggi. “Ad esempio, abbiamo suggerito – racconta Innocenti – di consentire una breve sosta gratuita in alcune zone dell'isola pedonale, per incentivare gli acquisti 'veloci'; oppure di anticipare alle 19 la fine della sosta a pagamento: non siamo mai stati ascoltati, chiediamo all'amministrazione comunale di aprire almeno al dialogo con le parti”.
I commercianti, insomma, non condividono né i tempi, né le ragioni, né le modalità della pedonalizzazione. “Via don Minzoni – attacca Ivano Pisano, titolare della “Cartoleria 13” – è diventata una strada di scorrimento per taxi, una sorta di terra di nessuno”. Giudizio confermato anche da Andrea Mancini, titolare dell'omonima tabaccheria. “Montecatini è cambiata in peggio – si lamenta – la scorsa settimana due turisti se ne sono andati perché non riconoscevano più la città”.
Il giudizio sull'apertura dei negozi i mercoledì sera d'estate è comunque positivo, dato anche il grande successo che l'iniziativa ha riscosso fra turisti e cittadini. Un riferimento all'attualità non può mancare, con le recenti polemiche sui costi de “La Ballerina”, il carro allegorico in arrivo dal carnevale di Viareggio. “Qualunque iniziativa utile a portare persone in città è gradita – chiarisce Innocenti – ma piuttosto che spendere molto per un evento unico, forse sarebbe stato meglio organizzarne tanti più piccoli”.
Il disagio dei commercianti, comunque, non si traduce in un no aprioristico, ma anzi apre a correttivi. “Fino ad ora non c'è stato dialogo, l'unico con cui ci siamo confrontati – conclude Fabrizio Bechini del bar Biondi – è stato il vicesindaco Fanucci. Apprezziamo la sua disponibilità, perché 'ci mette la faccia' e si impegna in prima persona, per questo gli chiediamo di ascoltare i nostri suggerimenti. I vantaggi sarebbero davvero per tutti”.

di Giacomo Ghilardi