La Lega Nord (attraverso il suo segretario provinciale Mauro Tintori) interviene per chiedere maggiore sicurezza ai cittadini della Valdinievole.

"La presente nota per denunciare la grande preoccupazione della Lega Nord riguardo alla sicurezza dei cittadini della nostra provincia alla luce dei fatti apparsi sui giornali negli ultimi tempi.
Non passa giorno, infatti, senza che non si debba registrare il verificarsi di gravi fatti criminali compiuti contro persone e cose che aumentano la preoccupazione della gente per la propria sicurezza ed incolumità sia in casa che in strada.
Furti, aggressioni, violenze vengono compiuti da bande di delinquenti molto ben organizzati e determinati nella violenza e crudeltà contro le vittime delle loro atti criminali.
Secondo la Lega Nord Toscana non si deve più parlare di fatti di criminalità minore in quanto il livello di efferatezza è cresciuto enormemente, in modo da richiedere l'impiego di nuove metodologie di lotta da parte di tutte le forze dell'ordine dispiegate sul territorio.
Richiediamo infatti al Prefetto ed al Questore di Pistoia un salto di qualità nelle indagini sia a livello preventivo, sia a livello repressivo in modo che questi delinquenti siano messi in condizione di non nuocere al pacifico scorrimento della vita della comunità.
Prendiamo atto dei venti militari assegnati a tempo determinato dal Comando generale dell'Arma dei carabinieri, ma non basta.
Riteniamo, che sarebbe pericoloso liquidare questa ondata di brutale delinquenza  quale semplice e naturale “frutto” della crisi economica attraversata dal paese.
Secondo la  Lega Nord  Toscana, l'escalation di delinquenza a cui siamo soggetti è dovuta principalmente alle ondate migratorie incontrollate di cui il paese è  oggetto da anni, spesso alimentate, anche, dalla consapevolezza, in chi viene per delinquere, di rischiare in Italia condanne più lievi rispetto ai paesi di origine.
La Lega Nord si è impegnata e continuerà a impegnarsi affinché i delinquenti stranieri arrestati e condannati per crimini compiti in Italia vengano rimpatriati, in modo che  scontino la pena nelle carceri del loro paese di provenienza. Oltretutto avremmo uno svuotamento delle carceri, riportandoli ad un livello di dignità umana.
A questo scopo Roberto Maroni,  in qualità di Ministro degli Interni, si era mosso per ricercare accordi di collaborazione in tal senso, con gli stati da cui provengono i principali flussi di immigrazione sia legittima, che illegittima: si continui seguendo la traccia da lui tracciata quando era a capo del ministero.
Concludendo, riteniamo che la lotta alla delinquenza nella nostra regione, al pari di tutte le altre, richieda il dispiegamento di maggiori risorse finanziarie, possibile solo se il 75% ed oltre delle risorse prodotte dalla Toscana rimangano in Toscana e impiegate a vantaggio prima di tutto dei toscani".