Faceva la spola da casa alla sede del consorzio del Padule a Ponte Buggianese con l’auto di servizio. Per quei fatti avvenuti 14 anni fa, l’ex presidente del consorzio, Giulio Doretti, è di nuovo davanti al giudice. Dopo la condanna penale per peculato, adesso Doretti è stato chiamato di fronte alla Corte dei conti. La Procura ha chiesto che l’ex presidente restituisca all’erario 32.403,13 euro per l’uso improprio dell’auto di servizio e per il danno d’immagine all’amministrazione. Nell’udienza di ieri, l’accusa ha motivato la cifra elencando i costi sostenuti dal consorzio per l’utilizzo illegittimo della Lancia K, per le spese del telepass e per quelle legali. Il periodo va dalla fine del 1999 al 2002.

La somma totale che il consorzio dovette sborsare per sostenere questi costi corrisponde, secondo la Procura, a 43.022,55 euro. Al danno economico, inoltre, il pm ha ritenuto opportuno aggiungere anche il danno all’immagine, 10mila euro. La cifra tonda del danno, dunque, è di 53mila euro, da cui il pm ha però tolto 20.619,13 euro, che l’ex presidente ha già versato all’erario dopo il processo penale. Nella sua difesa, Doretti, ha ammesso di aver avuto l’uso esclusivo dell’auto, ma la maggior parte dei viaggi era stata fatta con finalità istituzionali.

Dopo la conclusione dei tre gradi di giudizio con la condanna di peculato, adesso, è arrivato l’ultimo atto alla Corte dei conti.