Dopo i numerosi messaggi ricevuti da Patrizia Mirigliani da parte di personaggi del mondo dello spettacolo, istituzioni e professionisti di diversi settori, anche il popolo della rete fa sentire la sua voce sulla possibilità che Rai1 non trasmetta le finali della 74° edizione di Miss Italia. Nei giorni passati sono stati molteplici e contrastanti i pareri sul concorso espressi sui vari siti di informazione, social network e blog di diverso genere. E non è mancato chi, sorpreso dalle notizie pubblicate sulla stampa, ha lanciato una petizione onlineper chiedere di non cancellare Miss Italia dal palinsesto Rai (http://firmiamo.it/noncancellatemissitalia).

Sono le voci di chi segue il concorso nelle piazze, dei telespettatori, degli affezionati al programma che porta nelle case degli italiani le ultime fasi della manifestazione fino all’elezione dell’unica Miss Italia nazionale. E così Paola si chiede «perché interrompere una tradizione che va avanti da 74 anni?», mentre Camilla, entrando più nello specifico, sottolinea che «da Miss Italia sono uscite tante tra le nostre attrici e presentatrici. Mi sembra un reato chiudere un programma così importante che ha dato la possibilità a molte ragazze di realizzare i propri sogni».

E ancora Mirko, a tutela della bellezza italiana, firma la petizione online rimarcando: «Non trovo giusto che si proponga la cancellazione di un concorso di bellezza nazionale quale è Miss Italia. Elogiamo le nostre stupende ragazze, non cerchiamo sempre le straniere!». Simona, più romantica, puntualizza: «le tradizioni non si tolgono…e nemmeno i sogni». Le fa eco Ludovica: «Miss Italia ormai fa parte del costume italiano. Basta con le critiche al concorso. In certi programmi si vede molto peggio che un gruppo di ragazze in costume da bagno che sfilano. E poi il Concorso offre la possibilità di sognare. Perché cancellare un sogno in un mondo già così arido?». Più polemica Francesca, secondo cui: «In un’epoca come quella che stiamo vivendo reputo che, - scrive -  prima di eliminare Miss Italia ci sarebbe da rivedere tutta la programmazione televisiva e il mondo del web».

Giorgio: «E’ l’unico concorso serio. Non capisco perché dopo tanti anni debbano infrangere il sogno e le speranze di tante brave ragazze». Carolina definisce la manifestazione «una delle colonne portanti dell’Italia», mentre Angela si dice amareggiata nel leggere che si sta pensando di cancellare «un’altra pagina della nostra storia». Profondamente indignato, Salvatore firma la petizione e commenta: «La Rai non ha alcun diritto, o potere, di decidere su una competizione seria ed onesta come Miss Italia. La televisione del Servizio Pubblico dovrebbe essere molto più onesta ed equilibrata perché, attraverso il canone obbligatorio, è proprietà di tutti i cittadini».

Tra i commenti e le firme alla petizione anche quelle di tante ex partecipanti («non cancellate il nostro sogno!») di agenti regionali, e di chi la manifestazione la vive come parte della propria storia personale. Come si sa, infatti, ogni anno, in ogni regione, sono migliaia le persone che lavorano con e per il concorso.

Intanto le iscrizioni delle candidate a Miss Italia 2013, nonostante le voci secondo le quali la proclamazione della vincitrice potrebbe non essere trasmessa da Raiuno, come invece avviene da molti anni, sono in aumento rispetto agli anni scorsi e, non solo, sono in crescita proprio in questi giorni.
A parte il numero complessivo delle adesioni (a marzo erano 2.598), l’andamento è particolare nel Lazio, come ha rilevato la responsabile del concorso in questa regione Margherita Praticò: «Anche grazie ad una campagna di comunicazione su Facebook e Twitter  per promuovere il casting programmato il 23 aprile nello studio fotografico di Tiziana Luxardo, a Roma, abbiamo constatato che in pochi giorni si sono iscritte centinaia di concorrenti, un numero che, se rapportato alle cifre precedenti, cui ha molto sorpreso. E’ la testimonianza  inequivocabile - ha detto - che il concorso anche in questi giorni è più ambito che mai».