Tempo di presentazione ufficiale, in casa Estra Pistoia Basket 2000, per il neo coach Zare Markovski.
Bilancio ampiamente positivo quello dell’ultimo weekend di partite del Pistoia Basket Junior.
Uno dei leader del gruppo, un autentico senatore dello spogliatoio (e della storia biancorossa) che, anche in questa circostanza, ha suonato la carica contro le bocche da fuoco reggiane con la grande grinta difensiva che lo contraddistingue.
Con un breve comunicato stampa la società Péistoia Basket 2000 dà il benservito a coach Dante Calabria. "A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che al termine dell’esito dei procedimenti disciplinari nei confronti di coach Dante Calabria, in data odierna ne è stato deliberato il licenziamento per giusta causa".
La stagione podistica corre veloce verso il termine della stagione e i podisti della Silvano Fedi non mollano di un centimetro.
In una giornata di sole e una temperatura mite, si è disputato al ciclodromo ‘’Alfredo Martini’’ di Ponte Buggianese la quinta edizione del ‘’Trofeo Pier Luigi Romani-8° Memorial Massimo Massimi-Trofeo Aido’’.
Una notte speciale, in tutti i sensi, quella del PalaCarrara.
Con l’ultimo weekend ha preso il via tutta l’attività di Pistoia Basket Junior per quel che riguarda il settore giovanile. Impegni al PalaCarrara e alla palestra “Einaudi” di viale Pacinotti e, in più, la bella soddisfazione per la chiamata in Nazionale argentina di Gianluca Fabi.
Dal 6 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, presso i locali di Pieraccini (via Leoncavallo a Montecatini).
Alla biblioteca San Giorgio arriva un weekend in cui a farla da protagonista sono le esposizioni.
Il presidente dell'associazione Culturidea Riccardo Fagioli in una lettera indirizzata ad alcuni sindaci del territorio (Pistoia, Serravalle e Massa Cozzile) e al presidente della Provincia Federica Fratoni propone di intitolare un “parco giochi o spazio giochi” a Martin Richard, il bimbo di otto anni barbaramente trucidato nell’attentato di Boston:
"Carissimi, dopo l’attentato alle Torri Gemelle tutta la civiltà occidentale, altresì definita euro-americana, s ipercepì nel proprio intimo come civiltà attaccata, ferita, unita dal dolore, solidarietà.
In questi giorni, dopo l’episodio della Maratona di Boston, ci sentiamo tutti genitori, fratelli,nonni, amici, zii di Martin Richard.
L’immagine di questo bimbo che è passata sui mass media, la fotografia di un ragazzino con un cartello in mano, sicuramente scritto di propria penna, che inneggia alla pace è oggi patrimonio di una umanità che vuol sentirsi civile e si riconosce nei valori della tolleranza e della mitezza.
L’essere miti, il non urlare, prevaricare, farsi largo nella società brandendo la spada dell’egoismo, sono valori da testimoniare, ribadire, trasmettere e consolidare con sempre maggiore costanza e determinazione.
Ecco che le nostre città lo possono e lo devono fare ricordando questo bambino americano che con la sua tragica scomparsa è diventato un membro della nostra famiglia.
Martin Richard è un nostro congiunto che non è più tra noi, ma che noi abbiamo il dovere di ricordare con una targa, con un’opera d’arte.
Io sono certo che ciascuno di noi, alla notizia trasmessa alla radio “morto bambino che attendeva l’arrivo del padre al traguardo” ha ricordato un episodio della propria vita in cui è capitato di attendere un proprio genitore con ansia e affetto misti assieme.
Ecco, ricordiamo Martin Richard, ricordiamo l’affetto che lega le persone, ricordiamo un bambino e la sua ansia ed affetto, abbracciamo idealmente tutta la comunità di Boston e la famiglia di questo ragazzo intitolando un parco giochi, un’area giochi cittadina alla memoria di questo martire della violenza, cecità, crudeltà e violenza di chi non ha mai imparato o avuto la possibilità di imparare ad amare la vita.
Certo di una celere e positiva risposta, invio cordiali saluti".