La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Domenica scorsa, oltre al ritorno al successo sul campo per Estra Pistoia nel campionato di Lba, si è celebrata una intensa giornata di relazioni e business anche al di fuori del parquet grazie al primo “Biancorosso day”.
Ancora soddisfazioni per il Kodokan Montecatini, storica scuola di judo della Valdinievole.
Numerose presenze in gara, due vittorie e altri interessanti piazzamenti.
"Raccontami un libro", di Maria Valentina Luccioli
Da lunedì 20 gennaio al 30 marzo la mostra fotografica “La comunità dei muri”.
Il presidente dell'associazione Culturidea Riccardo Fagioli in una lettera indirizzata ad alcuni sindaci del territorio (Pistoia, Serravalle e Massa Cozzile) e al presidente della Provincia Federica Fratoni propone di intitolare un “parco giochi o spazio giochi” a Martin Richard, il bimbo di otto anni barbaramente trucidato nell’attentato di Boston:
"Carissimi, dopo l’attentato alle Torri Gemelle tutta la civiltà occidentale, altresì definita euro-americana, s ipercepì nel proprio intimo come civiltà attaccata, ferita, unita dal dolore, solidarietà.
In questi giorni, dopo l’episodio della Maratona di Boston, ci sentiamo tutti genitori, fratelli,nonni, amici, zii di Martin Richard.
L’immagine di questo bimbo che è passata sui mass media, la fotografia di un ragazzino con un cartello in mano, sicuramente scritto di propria penna, che inneggia alla pace è oggi patrimonio di una umanità che vuol sentirsi civile e si riconosce nei valori della tolleranza e della mitezza.
L’essere miti, il non urlare, prevaricare, farsi largo nella società brandendo la spada dell’egoismo, sono valori da testimoniare, ribadire, trasmettere e consolidare con sempre maggiore costanza e determinazione.
Ecco che le nostre città lo possono e lo devono fare ricordando questo bambino americano che con la sua tragica scomparsa è diventato un membro della nostra famiglia.
Martin Richard è un nostro congiunto che non è più tra noi, ma che noi abbiamo il dovere di ricordare con una targa, con un’opera d’arte.
Io sono certo che ciascuno di noi, alla notizia trasmessa alla radio “morto bambino che attendeva l’arrivo del padre al traguardo” ha ricordato un episodio della propria vita in cui è capitato di attendere un proprio genitore con ansia e affetto misti assieme.
Ecco, ricordiamo Martin Richard, ricordiamo l’affetto che lega le persone, ricordiamo un bambino e la sua ansia ed affetto, abbracciamo idealmente tutta la comunità di Boston e la famiglia di questo ragazzo intitolando un parco giochi, un’area giochi cittadina alla memoria di questo martire della violenza, cecità, crudeltà e violenza di chi non ha mai imparato o avuto la possibilità di imparare ad amare la vita.
Certo di una celere e positiva risposta, invio cordiali saluti".