L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Domenica scorsa, oltre al ritorno al successo sul campo per Estra Pistoia nel campionato di Lba, si è celebrata una intensa giornata di relazioni e business anche al di fuori del parquet grazie al primo “Biancorosso day”.
Ancora soddisfazioni per il Kodokan Montecatini, storica scuola di judo della Valdinievole.
Numerose presenze in gara, due vittorie e altri interessanti piazzamenti.
Mooneygo Basket 2000 Senigallia - Acqua dell'Elba Nico Basket 64-72
Dopo due mesi e mezzo l’Estra Pistoia Basket torna finalmente alla vittoria nella 16° giornata di Lba 2024/25 al termine di un match vietato ai deboli di cuore in un PalaCarrara infuocato e dopo una partita che sembrava già indirizzata per gli ospiti nel primo tempo.
Secondo weekend del mese di gennaio e proseguono gli impegni, nei rispettivi campionati, per le squadre biancorosse fra gironi di ritorno che iniziano a entrare nel vivo oppure la seconda fase già dietro l’angolo.
"Raccontami un libro", di Maria Valentina Luccioli
Da lunedì 20 gennaio al 30 marzo la mostra fotografica “La comunità dei muri”.
Un banale litigio su una luce lasciata accesa in camera da letto ha scatenato il raptus omicida di Gianluca Lotti, 38enne pistoiese affetto da problemi psichici.
Lotti ha ucciso nel sonno il 55enne Massimo Tarabori, colpendolo per circa 15 volte con un'ascia. Entrambi erano ospiti della casa famiglia “Un popolo in cammino” di Massa e Cozzile, specializzata nel recupero di soggetti affetti da problemi psichici di lievi entità.
L'efferato delitto è avvenuto alle 22:40 di ieri sera. Dopo aver discusso animatamente con Lotti, Tarabori sarebbe andato a dormire nella sua stanza, spegnendo la luce di camera. Poco dopo dopo Gianluca Lotti, brandendo un'accetta, avrebbe colpito due volte Tarabori nel sonno, prima alla tempia e poi alla gola. Come se non bastasse Lotti ha acceso la luce, ha indossato dei guanti in lattice e ha continuato a infierire sul corpo ancora in vita di Tarabori, impossibilitato a urlare in quanto il colpo alla gola gli aveva reciso la trachea. La furia omicida del giovane si è scatenata in ancora 15 fendenti (l'ultimo dei quali nel cranio), che hanno straziato il corpo della vittima.
Dopo l'omicidio Lotti, con lucida freddezza, ha fatto una doccia e ha preparato la borsa per la detenzione in carcere. Solo intorno alle 23:30, circa 50 minuti dopo l'omicidio, il killer ha telefonato al 113, che è intervenuto in maniera tempestiva: i poliziotti, una volta arrestato il giovane, sono entrati nell'abitazione, trovandosi davanti una scena raccapricciante.
Subito portato in caserma e interrogato, Lotti avrebbe confessato l'omicidio, sottolineando come le liti con Tarabori (sempre di futili motivi) andassero avanti da settimane. Nel video sotto riportato (...)
(...) Lotti viene scortato dai poliziotti fuori dal comando della Polizia di Montecatini, diretto in carcere.
Gianluca Lotti si era già reso protagonista in passato di un delitto: aveva ucciso la fidanzata in centro a Pistoia nel 1998. La vittima, Silvia Gianni, di 20 anni, venne colpita con un bastone e finita con una trivella. In primo grado a Lotti fu riconosciuta la seminfermità mentale e venne condannato a 24 anni di carcere. Prima ancora di questo primo omicidio, il giovane era già stato arrestato per furti e rapine.
Diversa la storia di Massimo Tarabori. Il 54enne era incensurato e viveva nella casa famiglia di Massa e Cozzile da alcuni anni. Era affetto da una lieve schizofrenia e da alcuni disturbi motori che comunque lo rendevano autosufficiente.
Gianluca Lotti era ospitato nella casa famiglia in regime di “libertà vigilata”. Adesso è accusato di omicidio premeditato aggravato da futili motivi. La premeditazione gli sarebbe stata contestata in quanto Lotti avrebbe prelevato l'accetta il giorno prima dal deposito degli attrezzi della casa famiglia, tenendola nascosta nel sua stanza fino a ieri sera, quando è servita per compiere l'insano gesto.
di Francesco Storai