MONTECATINI - «Al dottor Fiore, esponente politico e medico, rispondo che come rappresentante della collettività, e volendo difendere gli interessi non di categoria ma di tutti i cittadini, se porto mio figlio al pronto soccorso e non si accorgono che ha la tubercolosi, sono molto preoccupato e pretendo che ciò non avvenga più. In questo senso ho chiesto un accertamento approfondito da parte delle strutture dell’Asl per sapere l’esatta dinamica dei fatti. Posso capire che al dottor Fiore questa cosa non possa piacere; non accetto, invece, che usi la maglia della politica per una difesa d’ufficio». È la risposta del consigliere regionale di Pt/Nuovo Centrodestra e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, al segretario provinciale pistoiese de La Destra, nonché medico, Giuseppe Fiore, che ha duramente attaccato gli esponenti regionali e locali del partito di Alfano sulla questione Tbc all’alberghiero “Martini”.

«Fiore – prosegue l’esponente del Nuovo Centrodestra – non può affidare alla politica una difesa d’ufficio di chi forse si è sentito colpito nel vivo in quanto medico. Questa difesa è inaccettabile perché al pronto soccorso chieda che vengano effettuate diagnosi accurate ad ogni paziente e se questo si teme che non sia avvenuto ho il dovere, nel mio ruolo istituzionale, di chiedere un accertamento, che la cosa piaccia o meno a Fiore».

Lazzeri ricorda a Fiore «che compito di un politico è anche quello di chiedere che sia fatta chiarezza su determinate questioni, soprattutto se in gioco c’è la salute dei cittadini. I genitori del primo ragazzo hanno denunciato sui giornali che la positività alla Tbc non era stata rilevata in ben due occasioni a Prato, mentre al Meyer pare che sia stata diagnosticata subito dopo i risultati di determinati esami in quanto, come ha spiegato la madre del ragazzo su un quotidiano locale, “gli è stato immediatamente fatto un prelievo e la Mantoux e l’esame dell’escreato”. Nello stesso articolo, si è pure parlato di dimissione dall’ospedale pratese “con diagnosi di polmonite medio basale”. Per questo abbiamo chiesto all’Asl che venga fatta una relazione sull’accaduto, senza però attaccare la categoria dei medici. Inoltre – conclude il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra –, non ci sembra così terrificante permettere a chi volesse fare gli screening per fugare ogni dubbio di farli gratuitamente».