Il movimento del manto stradale che aveva creato uno squarcio lungo la carreggiabile che collega Pescia a Uzzano, e che si era mosso di una decina di centimetri tra sabato e domenica, sembra voglia continuare il suo percorso. La dilatazione dell’asfalto ha raggiunto ieri i 27 centimetri e poco distante sta presentando nuove crepe. L’amministrazione provinciale, competente della viabiltà, ha optato per la chiusura del traffico onde evitare appesantimenti. Le piogge potrebbero incrementare il collassamento della scarpata e dell’asfalto. Se il cedimento continuasse si creerebbe la discesa del terreno fino a uscirne un invaso lungo il rio delle Pille, il corso d’acqua che scende a valle dal centro storico. Ad aggiungersi a questo problema è il fatto che sotto la strada corre la tubazione che porta il metano in collina. Ma questo è solo uno dei problemi che attanaglia il comprensorio, dove si notano altri movimenti franosi: sui Pianacci la strada che collega a Buggiano è infatti stata ristretta in modo da evitare che mezzi pesanti aggravino il punto più debole; nel centro storico due le frane che si erano verificate, la prima sotto l’abitazione di don Angelo, che gestisce la chiesa dei Santi Jacopo e Martino, e la seconda nei pressi di due abitazioni. Smottamenti anche nel rio Barberona, che collega alla frazione La Costa, e cedimento di un muro di una abitazione poco sopra il campo sportivo «Corsaro». Tutte queste frane e movimenti del terreno sono state causate dalla pioggia che da mesi dà poca tregua all’assorbimento del terreno.