MONTECATINI - Riccardo Sensi, in corsa per il ruolo di primo cittadino si sta dando un gran da fare in vista del ballottaggio, siamo al rush finale, ed ecco una mossa a sorpresa.

“I montecatinesi domenica devono andare a votare, sapendo da chi sarà affiancato il sindaco – apre così la conferenza stampa l’avvocato -. La squadra di persone da cui mi vorrò far circondare, tra assessori e membri delle società partecipate. Vogliamo rinnovare rispetto al passato, con la massima trasparenza, per un rapporto di fiducia già prima delle elezioni. Il loro deve essere un voto pienamente consapevole”.

L’identikit è presto tracciato: “I miei assessori dovranno rispondere ad alcune caratteristiche: devono essere innamorati di Montecatini, competenti, disposti a dare del proprio”.

Le iniziative all’insegna della novità non mancano: “L’intera giunta, su mia indicazione, si ridurrà l’indennizzo del 50% sino al completamento del cantiere alle Leopoldine. La città è a metà, la giunta sarà a metà. Creeremo un fondo con finalità sociali per aiutare famiglie montecatinesi in difficoltà. Si parla di circa 100 mila euro l’anno e saranno oggetto della valutazione dell’assistente sociale comunale”.

Ecco i nomi che riempiranno le varie caselle: Giuseppe Fiore (58 anni, medico), Francesca Greco (43 anni, imprenditrice), Andrea Luchi (46 anni, imprenditore e manager sportivo), Paolo Montalto (44 anni, medico), Lorenzo Rattazzi (45 anni, consulente aziendale), Alessio Riccomi (40 anni libero professionista), Stefania Scalabrino (40 anni, commercialista) e Davide Zinanni (43 anni, consulente aziendale).

“Sono tutti tecnici, non fanno politica per mestiere. E’ la risposta a chi riteneva che raccontassi storie, tanto poi saranno i soliti nomi, dicevano…” si toglie qualche sassolino dalla scarpa Sensi.

“Beppe Fiore si dedicherà alla sicurezza e alla lotta al degrado – spiega -, che restano obiettivi primari, ed è una scelta che obbedisce a criteri logici più che a risultati elettorali. Scalabrino e Greco sono le altre due figure, femminili, che si erano candidate, per la prima volta in vita loro, che ho scelto. Con queste elezioni si volta pagina”.

Fa in chiusura due appelli al suo antagonista nel ballottaggio. “Sono ancora in attesa di una risposta sul dibattito pubblico, che avrà toni garbati e civili, si parlerebbe pubblicamente ai cittadini dei problemi della città e delle ricette per risolverli” è il primo. “Sfido Bellandi a tirar fuori i nomi della sua giunta – conclude -, nell’ottica della trasparenza tanto spesso invocata”.

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