PESCIA - Salvatore Leggio, coordinatore della lista "Pescia è di tutti", interviene sul reato di omicidio stradale.

"Il tragico fatto di cronaca che venerdì scorso ha visto la morte di un giovane 17enne a opera di un conducente d’auto con tasso alcoolemico oltre 3 volte superiore alla norma ha scosso una intera comunità che continua a interrogarsi come sia possibile che, fatti simili, continuino a ripetersi senza che la legge intervenga con la severità necessaria verso chi provoca questi incidenti e che uccidono restando il più delle volte impuniti.

Da tempo si invoca una legge che introduca la fattispecie di reato di “omicidio stradale” e “lesioni personali stradali”, con il relativo inasprimento  della pena, per chi viene trovato sotto effetto di alcool o stupefacenti alla guida di un veicolo accettando il rischio di produrre sia un pericolo potenziale alla sicurezza della circolazione, sia di provocare la morte di altri.

Purtroppo al momento le sanzioni previste dal codice penale non sono proporzionali ai beni che si mettono a rischio (la vita e l’integrità fisica delle persone) e le condizioni del reo, tanto che in fase dibattimentale lo stato di ubriachezza o l’assunzione di stupefacenti vengono usate dalla difesa come una attenuante (incapacità di intendere e volere) e non sono di fatto considerate indiscutibilmente come una aggravante.

Da tempo si parla quindi di agire in questo senso da un punto di vista normativo e in questi giorni al Senato si aspetta il voto, dopo quello della Camera, per quella legge delega su questa materia che riporterebbe un po’ di giustizia e civiltà. Crediamo che sia opportuno inviare al Parlamento, in ogni modo possibile, una sollecitazione al voto favorevole di questo provvedimento, sia attraverso tutti gli organi istituzionali del nostro territorio, sia attraverso la voce degli stessi cittadini che potranno dare il loro contributo in tal senso aderendo alla petizione popolare che è stata lanciata sul sito www.omicidiostradale.it e a cui hanno aderito molte associazioni ed enti tra cui molti Comuni italiani, l'Anci Toscana e l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Sezione Prov.le di Pistoia.

Crediamo che sarebbe un grande segnale di impegno del territorio in questo senso se anche i nostri Comuni della provincia vi aderissero, dando vita anche a iniziative ad hoc per potenziare la raccolta delle firme, e auspichiamo che questa nostra proposta possa essere accolta, conoscendo la grande sensibilità dei nostri amministratori che non hanno mancato di manifestare la loro vicinanza e partecipazione, sentita e non formale nel giorno dei suoi funerali, al dolore della famiglia del giovane scomparso".