PESCIA - Il capogruppo di "Un'altra Pesca", Oliviero Franceschi, scrive ai sndaci revisori e alla Procura della Corte dei conti.

"Egregi revisori, penso che le vostre capacità professionali non possano essere messe in discussione, quindi credo che presto prenderete coscienza da soli delle criticità mai citate sulle aziende che il Comune controlla o partecipa. Innanzi tutto vi chiedo di chiarire bene se Mefit, Cosea e Asp. S.Domenico, possono essere situazioni che possono incidere negativamente sul bilancio del Comune.

Cosea in particolare dove è bene monitorare la fondatezza della posta fondi post mortem discarica da sempre oggetto di mancata copertura reale, per quello che riesco a capire io, poi sulla sorte dei contributi sulla produzione energia elettrrica (Iafra), la dove si parla di milioni di euro.

Vi e poi la situazione Mefit, dove la causa con i dipendenti potrebbe sfociare in un aggravio notevole della buona norma di questa amministrazione di posticipare al nuovo bilancio debiti o eventuali rimborsi, facendo nascere un bilancio gia rosso senza colpo ferire.

Chiuderei con la presa di coscienza se quel debito della Asp S. Domenico puo ricadere sul Comune e l'eventuale accoglienza dei dipendenti sempre al Comune sulle poste personale, per non parlare dei parcometri quasi inutilizzabili e che fanno mancare il loro forte contributo.

Per quello che riguarda il bilancio di Pescia aspettiamo da voi una relazione che ci consenta di conoscere la situazione a oggi in previsione di un bilancio consuntivo che non chiude nonostante si stia ricorrendo a tutte le possibili manovre dilatorie che rimandano pagamenti e rimborsi al prossimo anno nel peggiore stile dei tempi passati che hanno generato milioni di euro di residui poi distrutti dalla Corte dei Conti e di un preventivo che ritarda gia 3 mesi per le conseguenze di un consuntivo tutto da leggere".