PESCIA - Nicola Romagnani, presidente del Cda dell'Asp San Domenico, replica a Oliviero Franceschi.

"Rispondere al consigliere Franceschi è quasi divertente, tale è il suo livello di disinformazione e impreparazione sul San Domenico (e non solo, temo) che il suo comunicato stampa dalla sintassi futurista denota.

Intanto, a oggi, le dipendenti sono state pagate; tutte: quelle pubbliche e quelle private. A Franceschi questa buona notizia potrà non piacere, perché svuota di acqua la boccia dentro cui i suoi ragionamenti, affannosamente, nuotano.

Il presidente sarà pure saccente, può essere, ma ha almeno il pregio di ascoltare e di rispondere; il consigliere Franceschi, che saccente non sarà mai, non fa l'una cosa (alle commissioni Welfare – lo ripeto – l'ho visto per soli 10 minuti scarsi: i verbali lo testimoniano), né l'altra (millanta di aver fatto proposte forti, ma io da lui ho sempre e solamente sentito dire che le avrebbe fatte: ancora le attendo).

Il consiglio d'amministrazione ha approvato il bilancio previsionale 2015 (redatto anche sulla base dei primi sei mesi del 2015): confrontandolo con i consuntivi 2013 e 2014, si vede che le problematiche economiche stanno progressivamente, ma speditamente, scomparendo, grazie a una forte azione di revisione della spesa e degli introiti.

Oggi non ci sono più le perdite sistematiche e certe di prima (colpevolmente e coscientemente accettate finora); continuiamo, purtroppo, a trovare difficoltà nell'essere pagati (da chi ci considera, ormai a torto, ancora un business a rischio).

Non so se Franceschi voglia o meno una risposta alla domanda retorica che scrive alla fine (È colpa dei vecchi anche ora?); in ogni caso, gliela faccio avere: Sì. E alla grande! Nonostante ciò – e nonostante i suoi godibili interventi in consiglio –, riusciremo comunque ad andare avanti (tutta!) e a salvare la struttura".