E' disponibile alla vendita l'abbonamento per 19 gare casalinghe della stagione (post season esclusa) de La T Tecnica Gema Montecatini
Nico Basket – Cmb Valdarno 64-58.
L’attività in palestra è già ripresa da quasi un mese ma è oramai alle porte anche l’inizio di tutti i campionati del settore giovanile biancorosso
Un grande grazie! E’ quello che la società Pistoia Basket 2000 intende rivolgere a tutta la tifoseria, agli appassionati che nel corso dell’ultimo mese hanno rivolto la propria fiducia al club sottoscrivendo l’abbonamento per la stagione di Lba 2024/25.
Tre le gare che, in questo weekend, hanno visto protagonisti i podisti della Silvano Fedi.
Quasi seicento podisti hanno dato vita alla quarantottesima edizione della ‘’Passeggiata panoramica’’ di km 15,800 e organizzata dalla Podistica Quarrata.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto un accordo, per la stagione 2024/25, con il playmaker di nazionalità americana Semaj Rakim Christon.
Una domenica ‘magica’ all’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme.
Vi sarà esposta una selezione di opere della collezione di Stefano Zanobetti, che è anche uno dei curatori dell’evento.
Raccontami un libro, di Italia Cecchi
Confindustria interviene sul Business Park.
"Quello che era stato promesso in campagna elettorale, è avvenuto: il Business Park è stato cancellato dalla programmazione urbanistica, i terreni tornano agricoli, ci sarà spazio per insediare piccoli orti urbani e per attività florovivaistiche.
Avevamo lanciato un allarme, nel 2014, suggerendo una valutazione sulla centralità dell’industria e sulla necessità, oggi forse più che in momenti di “vacche grasse” che essa avesse al proprio fianco anche il pubblico. Il che significa una programmazione territoriale che mettesse a sistema le necessità delle imprese (dotazioni infrastrutturali materiali ed immateriali, viabilità adeguata, possibilità di espandersi, se necessario), e un progetto armonico come il business park ci pareva avesse queste caratteristiche.
Ovvero tutte quelle che, sommandosi alla crisi, mancano in quegli opifici che oggi si propone di recuperare, e da cui le imprese si sono allontanate anche per oggettiva inadeguatezza logistica: come in altre circostanze abbiamo dimostrato, non siamo per il consumo del suolo a oltranza; ma neppure per avere un territorio ingessato, dove l’industria non sia apprezzata come uno degli assi portanti dello sviluppo economico di area.
Rimanendo così le cose, ci pare evidente che chi vorrà sviluppare attività manifatturiere, lo farà da altre parti. Ne prendiamo atto, e aspettiamo di sapere che cosa il Comune vede nel proprio futuro, e in quello dei propri cittadini. Che, per lavorare, si dovranno spostare in altri comuni, anche prossimi, che mostrano una ben diversa considerazione della attività privata manifatturiera".