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Sono già alcune settimane che l'ex sindaco perdente leghista Baroncini interviene a ripetizione su stampa e social. Sarà mica che si avvicinano le elezioni regionali? Sarà mica che come il suo mentore .....
BASKET

E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.

TIRO A SEGNO

Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.

PODISMO

In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del  comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.

BASKET

Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.

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Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver perfezionato l’accordo, fino al prossimo 30 giugno, con il pivot Derek Cooke Jr. Il giocatore indosserà la maglia numero 10.

PODISMO

Ultime gare del 2024 per i podisti della Silvano Fedi, che hanno chiuso l’anno con 131 successi e una valanga di ottimi piazzamenti.

BASKET

E’ tempo di presentazione del responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Baskt, Dario Baldassarri che già fa parte del consiglio d’amministrazione del club.

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I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.

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Confindustria: "Sul Business Park si alzano le solite voci del no a prescindere"

26/6/2013 - 13:54

PESCIA - Confindustria interviene in difesa del Business Park.

 

"Ci risiamo: forse perché si è dato abbondante e ingiustificato credito a quell’opposizione intransigente ed antindustriale che sembra di casa nel nostro territorio, ecco che anche sul progetto cosiddetto Business Park di Pescia si alzano le voci del “no a prescindere”.  

 

I motivi non sono particolarmente originali: un quadro bucolico invocato contro un panorama fordista: fiori contro ciminiere! le ragioni sono – ma solo apparentemente – tutte da una parte, ed i cattivi sono gli imprenditori che fanno industria e chi vorrebbe permettere loro di farlo. Ed anche il copione mediatico è lo stesso visto a Pistoia, comprese le foto di incolpevoli bambini usati per fare scena…

 

Mai nessuno che si interroghi sulla sostenibilità reale di produzioni che sono competitive solo grazie ad aiuti e sgravi che altri non hanno e che non sono sottoposte a controlli che per altri sono al limite della vessazione.  

A Confindustria la parte di unica nota stonata nel coro, che passa attraverso poche sintetiche parole: l’industria serve, è il solo volano stabile di crescita per un territorio, determina occupazione qualificata, paga a caro prezzo tutto quello che consuma (sia aria, sia acqua, sia suolo, sia energia) con tariffe speso esose rispetto ad altri e con un’imposizione fiscale che l’imprenditore regolarmente versa nelle casse dei vari enti che la impongono, permettendo così di erogare i servizi pubblici.  

 

Crediamo che non abbia senso agire per contrapposizioni; a chi giova? Non sappiamo davvero chi abbia vantaggio nel gioco a buoni e cattivi, ed in particolare non ne ha in una provincia come la nostra, la cui ricchezza è stata creata da una poliedrica articolazione delle attività produttive: e dove c’è sempre (o almeno finora) stato spazio per chi fa impresa, che sia nei vivai o nell’industria, artigianato, commercio, turismo, servizi ed edilizia.

 

 Sembra che questo ora non piaccia più a qualcuno. Ma creare le opportunità per dare lavoro e distribuire ricchezza non è un’opzione discutibile. Sta alla politica gestire il consenso, noi gestiamo imprese. Se l’industria a Pescia non si vuole, l’industria andrà altrove. E crediamo neanche tanto lontano, ma abbastanza per non creare ricchezza su quel territorio, come del resto ci pare sia già successo…

 

Usando le parole di Nanni Moretti diciamo con amarezza: “Continuiamo così, facciamoci del male”.

Fonte: Confindustria
 
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27/6/2013 - 11:22

AUTORE:
leo

Oltremodo curioso questo intervento. Confindustria parla di "motivi non particolarmente originali", quando, a sua volta, usa un motivo che di originale non ha proprio nulla: quello dei posti di lavoro. Ma proviamo a entrare nella sostanza: quanti posti di lavoro potrebbe portare il Business Park? A giudicare dai capannoni vuoti che caratterizzano il nostro panorama (a proposito, non sarebbe meglio utilizzare quelli invece di consumare nuovo territorio?) l'impressione è che non basti creare una nuova zona industriale per dare lavoro. Al contrario si va a toccare una zona dove, poco o tanto, qualcuno che lavora c'è già, ossia le imprese vivaistiche. Così, a fronte di un'occupazione promessa, si mette a rischio un'occupazione reale. Poi basta guardare le manifestazioni di interesse per quest'area per capire che non si tratta di nuove aziende, ma, essenzialmente, di trasferimenti di aziende già esistenti, che hanno già i loro dipendenti. Quindi non parlerei di sviluppo o di nuova occupazione. L'impressione è che il gioco non valga la candela, anche da un semplice punto di vista economico. E senza citare quelli che Confindustria considera argomenti "non originali", come impatto ambientale o rischio idrogeologico (che saranno pure argomenti non originali, ma sono comunque temi importanti, anzi, fondamentali, e poco conta monetizzare l'impatto economico: i soldi non ti ridanno l'aria pulita)

26/6/2013 - 20:51

AUTORE:
Roberto

Mi chiedo a chi giovi, appunto, cotanto popò di intervento da parte addirittura di Confindustria.... (poi magari sarebbe bello sapere "chi" dei tanti di Confindustria scrive) ma a parte tutto leggo con soddisfazione di questo intervento perché ciò significa che avevamo ragione, abbiamo dato fastidio a qualcuno che vede la NOSTRA CITTÀ solo come un ottimo business... Mi chiedo dove erano questi signori quando negli ultimi 10 anni l'economia Pesciatina andava lentamente sparendo perché le aziende prive di qualsiasi appoggio dall'esterno agonizzavano tra l'indifferenza generale!? Forse faceva tutto parte del "grande progetto" cedere il posto alle ciminiere dopo aver distrutto il verde??
La cosa più " fantasiosa" è poi, sentirli parlare di posti di lavoro..... Mi sembra si tratti di un'atto di pura cattiveria, sfruttare questa congiuntura storica, (a livello locale è maggiormente acuita da amministrazioni incapaci), illudendo la gente con false speranze di un posto di lavoro cercando di ammorbidirli e assentire alla distruzione della propria città..... Timeo danaos et dona ferentes!!