Il sindaco Giuseppe Bellandi, a margine della consueta premiazione dei dipendenti comunali andati in pensione, si è intrattenuto coi cronisti facendo un breve punto della situazione di quest'anno e di quello che verrà.

«Spesso – afferma – non si vede quanto lavoro c'è dietro le nostre attività. Uffici e persone che lavorano senza sosta. A loro va il mio ringraziamento. Ad esempio – continua Bellandi – possiamo dire di aver un assessorato al turismo che gode molto rispetto e autorevolezza nell'ambiente. A volte minimizziamo la candidatura di Montecatini come sito Unesco. E' sbagliato in quanto si tratta di una possibilità incredibilmente ghiotta: Nel 2017 avremo molto lavoro da fare a riguardo, in attesa del verdetto finale per il 2018. Intanto il prossimo anno ci vedrà protagonisti come capitale europea dello sport: noi non lavoriamo per far bella l'amministrazione, ma solo per la città, i cittadini e i suoi turisti».
 
Per quanto riguarda i lavori pubblici, il sindaco Bellandi ha affermato che nel 2017 verrà affrontato il discorso delle fonti energetiche, dopo aver dato priorità alla sistemazione delle strade comunali. Lavori annunciati anche per quanto riguarda i cimiteri «senza scordare – aggiunge – le operazioni previste intorno al nuovo supermercato Esselunga. Lavori che valgono circa 4 milioni di euro e che vedranno interventi anche alla pineta cittadina, dove verranno installati nuovi giochi per bambini». 

Passando alle noti più dolenti, c'è il capitolo raddoppio ferroviario. Ancora il sindaco: «Rfi non ci ha comunicato nessuno sviluppo sulla questione. Come sindaco ho chiesto uno stand-by sulla parte montecatinese, perchè la nostra è una città dove l'attraversamento è una faccenda delicatissima che necessita ulteriore attenzione e studio. Rimaniamo comunque sulla nostra posizione: mai a raso. La città può e deve essere riunita senza l'intralcio della ferrovia». 

E ovviamente il capitolo più controverso di tutti: le Terme. «Personalmente – afferma il sindaco – è la questione che più mi dà sofferenza. Nonostante un lavoro encomiabile e professionale da parte dei dipendenti, la situazione nella società è molto problematica. Il nostro impegno è fortissimo, ci confrontiamo quotidianamente con la Regione, ma le risorse sono quelle che sono. Il nostro obbiettivo rimane quello di far rivivere le Terme ma una soluzione va trovata alla svelta, nel 2017. E' anche vero che la Regione ha subito un taglio di circa 210 milioni di euro all'anno: era impossibile non ci fossero ripercussioni sulle situazioni locali». 

di Francesco Storai