Sit-in all'esterno del municipio, proposta di assemblea partecipativa all'interno del consiglio comunale. Due modi diversi per chiedere più sicurezza, ma due modi che hanno comunque coinvolto sia la maggioranza che le minoranze. In viale Verdi è andata ieri sera in scena la seconda puntata della manifestazione di protesta guidata da Marina Azara, la mamma del ragazzo che ha denunciato di essere stato aggredito e rapinato una sera di ritorno da una discoteca. Con lei circa 40 persone e tra queste tantissimi esponenti o politici dell'opposizione: Simeone Clamori, Ilaria Michelucci Pancioli, Massimiliano Ciervo, Cristiano Berti, Adolfo Danesi, Francesco Bentivegna, Sandro Schiavelli, Luca Baroncini. Pochi, in verità, i semplici cittadini che hanno voluto unirsi al sit-in.

Parallelamente, in consiglio comunale, sedie quasi tutte occupate: anche qui si è parlato di sicurezza. Il Pd ha portato all'attenzione una proposta di assemblea partecipativa. "Il nostro documento - si legge in una nota - intende cercare di trovare una soluzione che permetta di garantire la massima libertà di espressione ai cittadini all'interno di un percorso partecipativo importante, che coinvolga tutte le istituzioni impegnate nel settore sella sicurezza. 

L'assemblea partecipativa è uno strumento inserito nel nuovo regolamento sulla partecipazione popolare voluto e votato all'unanimità nel consiglio comunale del 29 settembre scorso e che ha ricevuto i complimenti da parte di tutte le parti politiche di Montecatini.

Di fronte al problema della sicurezza noi crediamo che le soluzioni possano arrivare da una politica capace unire la città. Ringraziamo tutti i cittadini venuti a sostenere la nostra iniziativa".