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PODISMO

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RALLY

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RALLY

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C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
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Oroscopo del mese di agosto 2024

IL SEGNO DEL MESE
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Provincia, squilibrio da oltre 4 milioni: Vanni si appella ai parlamentari del territorio

21/3/2018 - 15:09

Pubblichiamo la lettera indirizzata dal presidente della Provincia Rinaldo Vanni ai parlamentari eletti nei collegi elettorali della provincia di Pistoia avente a oggetto la "situazione finanziaria della provincia di Pistoia - approvazione bilancio 2018-2020" 


"Con la presente intendo farvi presente la situazione finanziaria della Provincia di Pistoia: il 31 marzo scade il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020, ma la Provincia non sarà in grado di presentare una proposta di schema di bilancio in pareggio in quanto i dati evidenziano uno squilibrio pari a € 4.006.856,90 sul 2018, € 4.434.054,85 sul 2019 e € 4.362.035,03 sul 2020.

Come è ormai noto, dall’emanazione della L. 190/2014 (legge finanziaria per il 2015) l’intero comparto delle Province si è trovato a comporre i bilanci di previsione in una condizione estremamente difficile e sperequata, conseguentemente ai tagli imposti.

Già dall’anno 2015, la Provincia di Pistoia, ha dovuto attivare manovre straordinarie, previste dalla normativa, per trovare la chiusura del bilancio di previsione, fra gli interventi attuati si ricorda:
l’approvazione delle aliquote dei tributi provinciali al massimo;
l’approvazione di bilanci solo annuali, spesso a esercizio quasi concluso, (condizione che impedisce di fatto ogni programmazione); 
l’applicazione di avanzi liberi, destinati e vincolati;
la ripartizione dei contributi assegnati in corso d’anno dallo Stato con i vari decreti enti locali o Milleproroghe (sempre insufficienti a coprire le effettive esigenze);

l’attivazione di piani di riparto sulla base della solidarietà tra enti;

la rinegoziazione di mutui con la Cassa depositi e prestiti;

l'utilizzo di entrate straordinarie per la copertura di spese correnti.

Quanto sopra a conferma che la Provincia di Pistoia con le sole risorse ordinarie non è in grado di sostenere l'ammontare del contributo alla finanza pubblica richiesto dalle varie normative ed in particolare dalla già menzionata L. 190/2014.

Ciò è stato confermato anche da un'analisi finanziaria condotta da Sose S.p.a che nel 2017 ha quantificato uno squilibrio per la provincia di Pistoia di € -8.960.053 e sull'intero comparto di € -650.370.891

E’ oramai assodato che i tagli o meglio i prelievi forzosi (infatti lo Stato in caso di omesso versamento da parte dell’ente, preleva alla fonte le entrate da RcAuto e Ipt) di cui alla L. 190/2014 creano uno squilibrio strutturale dell'Ente, negando la copertura finanziaria necessaria per l'esercizio delle funzioni fondamentali di base.

In sede di approvazione dei bilanci 2015, 2016 e 2017, infatti, sono sempre state finanziate solo spese di natura obbligatoria senza garantire un adeguato livello dei servizi sulle funzioni fondamentali e senza poter programmare i necessari interventi di manutenzione straordinaria e ancor meno strutturale sulle scuole e sulle strade di competenza.

Nel corso degli anni le province hanno fortemente denunciato la situazione di grave squilibrio finanziario causato dai tagli e nel 2017 è stato presentato anche un esposto cautelativo alla procura della Repubblica presso il tribunale di Pistoia, alla prefettura di Pistoia e alla sezione regionale della Corte dei conti di Firenze.

Negli anni è apparsa sempre più urgente una revisione normativa che rivedesse la coerenza e la congruità delle misure finanziarie riguardanti il comparto delle Province, considerato il grave deterioramento strutturale dei bilanci e la conseguente impossibilità di garantire la manutenzione delle infrastrutture stradali e del patrimonio edilizio e scolastico di competenza dell'ente.

Al riguardo si rammenta che anche la Corte dei conti si è espressa evidenziando che “la forte riduzione delle risorse destinate a funzioni esercitate con carattere di continuità ed in settori di notevole rilevanza sociale risulta manifestamente irragionevole proprio per l’assenza di proporzionate misure che ne possano in qualche modo giustificare il dimensionamento”.

La Legge di bilancio 2018 (L. 205/2017) avrebbe dovuto dare una risposta alle difficoltà finanziarie delle province denunciate negli ultimi tre anni, tanto che, dal testo della legge di bilancio scompaiono le disposizioni relative alle misure straordinarie previste per la chiusura dei bilanci provinciali e vi è il ritorno dell’obbligo dell’approvazione del bilancio pluriennale.

Nonostante ciò, a fronte delle risorse aggiuntive necessarie al comparto delle province (circa 450 milioni di euro) la legge di bilancio ha stanziato solo 317 milioni e quindi anche per il bilancio di previsione 2018/2020 la Provincia di Pistoia registra lo squilibrio anzi detto.

Il paradosso di tutta questa situazione è che se la Provincia non approvasse entro i termini di legge il bilancio di previsione 2018/2020, dovrebbe dichiarare il dissesto o il predissesto, procedure puntualmente disciplinate dalla normativa che intervengono a sanare una grave situazione debitoria e di grave squilibrio dell’Ente. Occorre, a tal proposito, ricordare che nel caso in questione lo squilibrio non deriva da una cattiva gestione attuata dalla Provincia, ma all’eccessivo prelievo di risorse da parte dello Stato e pertanto la soluzione non può che essere il ripristino delle risorse di cui la Provincia deve tornare a disporre.

Infatti la Provincia:

non si trova in una situazione di indebitamento pregresso da ripianare;

non registra nessun parametro di deficitarietà strutturale; ha una percentuale di indebitamento sotto l’1%; 

non ha mai fatto ricorso ad anticipazioni di cassa;

ha posto in essere piani di razionalizzazione delle società partecipate, tanto che attualmente;

detiene una sola società partecipata;

con riferimento al complesso processo di riordino, ha attuato una riduzione della spesa per il personale del 60,36%, ben superiore, quindi, all'obbligo del 50% previsto per legge.

Per tutto quanto sopra, sottopongo alla vostra cortese attenzione la difficile situazione dell’ente di cui mi faccio portavoce e che qui rappresento, ritenendo non più rinviabile una soluzione in grado di rimuovere stabilmente quelle condizioni che di fatto si traducono in pesanti limitazioni all’attività istituzionale dell’ente con inevitabili ed evidenti ricadute negative sul territorio e sulla comunità amministrata".

Fonte: Provincia di Pistoia
 
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24/3/2018 - 6:48

AUTORE:
Massimo

Comunque non vedo la differenza! Se la valdinievole fosse il provincia di Lucca anziché in quella di Pistoia, cambierebbe qualcosa?

23/3/2018 - 16:07

AUTORE:
Valdinievolino

Per la persona indicata non mi esprimo ma per il "rovinate"posso dire che il processo iniziò già nel 1928 quando si decise che la Valdinievole avesse un nuovo padrone che,dopo 67 anni dall'unità d'Italia,ringraziò del regalo.

23/3/2018 - 7:22

AUTORE:
Massimo

Anche in provincia di Lucca le cose non sono migliori, il problema è nazionale, da quando Renzi ha voluto "rovinare"le province, in tutta Italia le province sono in questo stato. In più a Pistoia abbiamo il sindaco di Monsummano che non riesce a fare il sindaco,figuriamoci se in più può fare il presidente provinciale...

22/3/2018 - 19:27

AUTORE:
Pievarino

Caro Vanni
Per recuperare quei 4mln di euro, esiste una soluzione semplice e fattibile che le propongo. Sempre che a lei interessi il territorio che amministra.
Incontri gli Enti che stanno lavorando sul nostro territorio e contesti quanto stanno sperperando su Pieve con i lavori del raddoppio, fra cemento, scavi, espropri di aree aziendalu dismesse e via dicendo, mi creda, siamo quasi a 6-7 mln di euro.
Quando bastava scambiare i treni alla colonna ed andare con un binario fino in stazione. Del resto da Montecatini a Pescia sarà così, come ha detto anche il ministro attuale.
Ma si sa, i politici vedono quello che fa comodo leggere nei progetti.
Meno male che i cittadini sanno leggere e, in democrazia, votano.
Pensi a scuole ed al lavoro. Le buche e i raddoppi di treni e autostrade di fanno dopo.
A meno di non voler regalare mln di euro a ditte che chiamano infiniti subappalti e, spesso, non terminano le grandi opere se non arrivano altri finanziamenti.
Ci medita se le interessa il territorio e faciliti un ricambio della classe politica.
Grazie

22/3/2018 - 16:32

AUTORE:
Lamberto

Finito Renzi ereditiamo un presidente ed un'assessora al bilancio della Provincia esattamente uguali.Noi di Pieve a Nievole abbiamo imparato a conoscere Gilda Diolaiuti,assessora al bilancio della Provincia e non amata Sindaca di Pieve e non ci meravigliamo di questi risultati.Cari piddini continuate a votarli!!!

22/3/2018 - 16:12

AUTORE:
Valdinievolino

Bella mì Lucca

22/3/2018 - 14:49

AUTORE:
Actarus

Il Presidente che fino al 3 marzo diceva che finalmente arrivavano risorse forse aveva capito fischi per fiaschi.

22/3/2018 - 12:41

AUTORE:
Dado

Ogni anno il solito piagnisteo. Le ditte chiudono, falliscono, soffrono. La Provincia invece agonizza all'infinito.

22/3/2018 - 9:29

AUTORE:
Alboino Gausi

Al governo c'era il PD e in Provincia ha governato quasi ovunque fino a l'anno scorso.
Si dimetta allora oppure è solo un comunicato ipocrita frutto dell'attaccamento alla poltrona in attesa di tempi migliori,

22/3/2018 - 6:43

AUTORE:
Massimo

Si dovrebbe rivolgere al suo amico Renzi, il vero responsabile di questo disastro,è lui che ha fatto "fallire" le province

21/3/2018 - 16:45

AUTORE:
pippo giovanni

Scusi Vanni;
Ma al governo chi c'era? io non lo saprei...