L'associazione Volpoca, tramite il presidente Patrizio Zipoli, scrive: "In merito all’inizio lavori di rinaturalizzazione del Padule di Fucecchio partiti finalmente il 15 luglio, come annunciato dall’Assessore Regionale Fratoni,dopo svariati anni di promesse, interviene con una nota l’Associazione Proprietari Pistoiesi consorziati in “Terra Nostra Unita”.

Indiscutibile la serieta’ dell’Azienda che ha ricevuto in appalto i lavori, discutibile secondo noi invece la programmazione ed esecuzione degli stessi previsti nel progetto, che prevede l’escavazione dei fossi di non piu’ di 40 centimetri, tra 2 anni è praticamente certo che l’interramento li avrà ripienati. Inoltre l’invaso nell’area Coccio è di fatto rinviato al prossimo anno, lo sfalcio parziale dello stesso Coccio completamente invaso dalla pianta infestante Gaggia ( AMORPHA FRUTICOSA),premesso che ( il “Progetto Life” prevede l’eradicazione di questa pianta alloctona che preclude la nascita di erbe palustri autoctone ),ragion per cui sinceramente non si capisce la motivazione del mantenimento di grosse porzioni di questa pianta infestante proprio all’interno dell’area di Riserva Naturale Coccio,mah misteri del Padule.
Inoltre, in un estate/inizio autunno particolarmente siccitosi, non si capisce per quale motivo non sia stata data priorità ai lavori all’interno della Riserva Naturale delle Morette, l’area di maggior pregio naturalistico del nostro Padule, con il risultato pratico che siamo a meta’   ottobre è l’area è completamente asciutta,gli argini di confine della Riserva in stato di abbandono con tutte le conseguenze del caso mah anche qui’ misteri del Padule.

In sostanza, pur consapevoli che era importante partire con il progetto Rinaturalizzazione del Padule di Fucecchio”(gli ormai famosi 5 Milioni di investimento), non possiamo che evidenziare come con i limitati lavori effettuati fino ad oggi, il sistema idraulico del Padule di Fucecchio che dovrebbe svolgere le funzioni di cassa di espansione con raccolta e smaltimento delle acque provenienti da tutta la Valdinievole, resta assolutamente precario per non dire anche ..peggio.
Ragion per cui anche questo inverno per i Comuni limitrofi all’area palustre e non solo, in caso di insistenti piogge o “bombe d’acqua” permangono, come da noi già segnalato con un esposto alle Autorità preposte, forti rischi di esondazioni e alluvioni".