Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
DANZA AEREA ACROBATICA

La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.

NUOTO

Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.

PODISMO

Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica  distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.

PODISMO

L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.

BASKET

Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.

BASKET

Domenica scorsa, oltre al ritorno al successo sul campo per Estra Pistoia nel campionato di Lba, si è celebrata una intensa giornata di relazioni e business anche al di fuori del parquet grazie al primo “Biancorosso day”.

JUDO

Ancora soddisfazioni per il Kodokan Montecatini, storica scuola di judo della Valdinievole.

PODISMO

Numerose presenze in gara, due vittorie e altri interessanti piazzamenti.

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"Raccontami un libro", di Maria Valentina Luccioli

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Da lunedì 20 gennaio al 30 marzo la mostra fotografica “La comunità dei muri”.

GENNAIO
Che freddo fuori!
Che freddo dentro! .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo annuale 2025.

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PROVINCIA
I parenti dell'Eccidio del Padule alla Cerimonia dell'anno giudiziario 2020 a Firenze

2/2/2020 - 8:48

Intervento dei parenti dei sopravvissuti alle stragi nazifasciste: "Rappresento un gruppo di sopravvissuti e di familiari delle vittime nelle stragi nazifasciste dal 1943 al 1945, impegnato per ottenere giustizia. I massacri in cui sono caduti i nostri cari sono quelli fra i più gravi in Toscana, oltre a Marzabotto e Cefalonia. Da tempo, sempre nuove persone e associazioni aderiscono alle nostre iniziative.Presso Fivizzano, mio padre e i miei zii sono stati assassinati. La mia vita, come quella delle persone come me, è stata segnata.Su questi crimini – solo nelle stragi, quasi trentamila vittime – subito dopo la guerra mondiale sono stati svolti pochi processi penali, con scarso esito. Dalla metà degli anni Novanta ne sono stati celebrati altri, ma la Germania non ha mai consegnato i colpevoli.Purtroppo la giustizia penale su questo è una battaglia persa. Il tema, adesso, ha solo un peso morale e memoriale.La giustizia civile è differente. Il diritto ai risarcimenti, per stragi e per deportazioni, non richiede l’individuazione delle singole persone fisiche colpevoli, né che siano vive. Inoltre non è soggetto a prescrizione, anzi ci sono gli interessi al quattro per cento, secondo l’Accordo di Londra del 1953 sui debiti esteri tedeschi[1]. Sottolineo l’importanza dell’Accordo di Londra e degli Accordi del 1952-1954 sulla transizione della sovranità alla Germania[2]. Il debito tedesco fu oggetto non di rinuncia ma solo di moratoria, di un rinvio; lo Stato tedesco, in relazione a questi debiti, rinunciò all’immunità giurisdizionale sui suoi beni.Dagli anni Novanta ci sono stati seri processi civili. È notevole la pronuncia sul caso Ferrini, in Cassazione[3]. Dal 2006 anche nei processi penali la Germania è stata condannata.

 

Nel 2008 la Cassazione, civile e penale, ha ribadito tutto questo.Allora lo Stato tedesco si è rivolto alla Corte internazionale di giustizia, all’Aia, che nel 2012 l’ha protetto. All’immunità degli Stati, l’Aia ha dato valore generale, anche per i crimini commessi oggi. Il sangue dei nostri cari è diventato l’occasione per una licenza di uccidere.Ma dopo la sentenza dell’Aia del 2012, è intervenuta la Corte costituzionale, con una sentenza del 2014: grazie alla nostra Carta costituzionale, la decisione della Corte internazionale non ha effetto in Italia.Così, la Consulta ha ridato spazio alle condanne della Germania. Si segnalano, nel 2019, due sentenze del Tribunale di Brescia[4], e una della Cassazione secondo cui i giudici hanno il potere di emettere condanne e anche di farle eseguire[5].Insomma, in diritto, la possibilità di condannare la Germania è certa, quella di eseguire le sentenze anche. Restano difficoltà pratiche.Tutti i poteri dello Stato devono contribuire, per giungere ai risarcimenti economici. La stessa sentenza dell’Aia ammette che quella decisione è ingiusta e invita a nuove trattative. La Germania deve pagare e ne ha i mezzi; può risolvere la vertenza offrendo un importo congruo. Non è questa la sede per fare conteggi, ma ultimamente Grecia e Polonia hanno formulato richieste. Anche l’Italia deve farlo.Comunque, noi siamo orgogliosi della posizione dell’Autorità giudiziaria, che è per la Costituzione e per la giustizia. Oggi, per la prima volta in settantacinque anni dalla Liberazione, un gruppo di vittime prende la parola all’inaugurazione di un anno giudiziario.

 

Vogliamo che sia il segno di una svolta.Questi crimini tentarono di ostacolare la Liberazione, mentre è proprio sulla Liberazione che si fondano la democrazia, la Costituzione e la Repubblica.Piero Calamandrei nel 1946 rifletteva sul processo di Norimberga: «L’essenziale, è che la violazione delle leggi dell’umanità abbia cominciato a trovare un tribunale e una sanzione. Quel che conta è il "precedente", che domani varrà come legge per tutti, per i vinti e per i vincitori; che si rivolgerà, occorrendo, contro gli stessi giudici di oggi»[6]. Adesso, con i risarcimenti, si può creare un nuovo precedente, con effetto deterrente: chi massacra o deporta paga denaro alle vittime o agli eredi.I magistrati che prendono queste decisioni non solo rendono giustizia ai morti di allora: salvano i vivi di adesso. Siamo qui per la vita, cioè per tutti noi".

 

Note: [1] Accordo sui debiti esteri tedeschi, Londra 27 febbraio 1953 (Agreement on German External Debts - Abkommen über deutsche Auslandsschulden o LSCHABK, Londoner Schuldenabkommen), ratificato in Italia con d.p.r. 30 dicembre 1965 n. 1712.
[2] Accordi del 1952-1954 sulla transizione della sovranità alla Germania (Überleitungsvertrag, detto anche Deutschlandvertrag), specialmente l’Accordo per il regolamento delle questioni derivanti dalla guerra e dall’occupazione, parte sesta, artt. 1 e 3.
[3] Cass. Ss.Uu. 6 novembre 2003, dep. 11 marzo 2004, n. 5044.
[4] Trib. Brescia 3 luglio 2019, dep. 9 luglio 2019, n. 2125; Trib. Brescia 24 luglio 2019, dep. 3 agosto 2019, n. 2375.
[5] Cass. 25 giugno 2019, dep. 3 settembre 2019, n. 21995.
[6] Le leggi di Antigone, «Il Ponte», III n. 11, novembre-dicembre 1946.

 
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