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JUDO

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PODISMO

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SERRAVALLE
Comitato salute pubblica: "Metà dei rifiuti al Cassero vengono dall'Emilia e i risultati sono sotto il nostro naso"

12/3/2020 - 8:51

Il comitato per la salute pubblica Caslguidi/Cantagrillo interviene sulla discarica del Cassero.

 

"Fino al 2018 la società HerAmbiente spa era una delle tante aziende che conferivano rifiuti speciali nella discarica del fosso del Cassero. E neppure una delle maggiori, e comunque l'unica dell'Emilia Romagna.


I rifiuti che HerAmbiente conferiva, con il Cer 19 03 05: “rifiuti stablizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04” erano fanghi di depurazione del percolato delle varie discariche di cui questa ditta è proprietaria essenzialmente in Emilia Romagna e trattati (stabilizzati) nel Centro ecologico Romea a Ravenna, sempre di loro proprietà. Oltretutto una minima parte dei fanghi di depurazione prodotti nelle discariche di HerAmbiente.


Questi, erano ampiamente sotto la metà dei rifiuti con il Cer 19 03 05, il quale a sua volta rappresentava, fino al 2018 circa il 2,5/3 % del totale dei rifiuti conferiti nella discarica del Cassero.
 
Tutto è cambiato nel luglio 2019 quando HerAmbiente spa acquisisce, a una cifra ritenuta dai cittadini molto alta, in quanto le previsioni ci dicono che nel 2027 la discarica raggiungerà il massimo della sua capienza e quindi sarà chiusa, con i successivi oneri per la gestione dei 30 anni di post mortem. A meno che HerAmbiente non abbia acquisito il Cassero per conferirvi unicamente i suoi rifiuti Cer 19 03 05 cessando il conferimento di altre ditte esterne; o, peggio ancora, che non abbia avuto assicurazioni di un ampliamento delle capacità di capienza.
 
Comunque sia, oggi sappiamo che i rifiuti provenienti dall'Emilia Romagna rappresentano il 45/50% del totale dei rifiuti conferiti al Cassero. Non abbiamo ancora i dati certi sulle ditte che conferiscono da questa regione, ma siamo propensi a pensare che tali rifiuti provengno tutti dall'attuale proprietà e siano tuttora rifiuti con il Cer 19 03 05. Ciò detto significa che attualmente la metà dei rifiuti conferiti siano fanghi di depurazione del percolato delle varie discariche, ma anche ceneri provenienti da inceneritori sempre in proprietà della stessa azienda.
 
Da qui i puzzi, ovverosia l'aria malsana/tossica che (quasi) quotidianamente respiriamo non solo a Casalguidi/Cantagrillo/Ponte Stella, ma che, non poche volte, raggiunge anche le vicine frazioni di Ponte a Bargi, Ramini, Casenuove di Masiano. 
 
Riteniamo che la soluzione, sempre che le istituzioni competenti alla sanità pubblica realmente siano interessate a far cessare questo spiacevole inconveniente che mette a dura prova la nostra salute, sia rappresentata da due precisi provvedimenti che possono e debbono essere assunti.
 
A) Riportare i rifiuti con il Cer 19 03 05, o comunque quei rifiuti, anche se coperti in altri Cer che riportino a fanghi di depurazione del percolato o ceneri d'incenerimento, alla percentuale antecedente all'acquisizione della discarica da parte di HerAmbiente; ossia a non superare il 5% del totale dei rifiuti conferiti. Con questo si intende che la nuova proprietà non debba tasformare, come sta facendo, con i risultati che tutti abbiamo sotto gli occhi, o meglio sotto il naso, in una discarica dei fanghi e ceneri proveniente da tutte le discariche e gli inceneritori di sua proprietà.
 
B) Il ritiro, da parte della Regione, dell'autorizzazione ad utilizzare per la copertura giornaliera, al termine dell'orario serale di lavoro, dei rifiuti abbancati con altri rifiuti, precisamente pulper di cartiera, che non danno affidabilità di contenimento dei maleodori. 

Utilizzo invece di terra nella misura prevista di 15/20 centimetri per la copertura dei rifiuti abbancati in giornata".

Fonte: Comitato pr la salute pubblica Casalguidi/Cantagrillo
 
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