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Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

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PISTOIA
Lisa Innocenti (Italia Viva): «Il vivaismo è assai più una risorsa che un problema per l’ambiente»

5/8/2020 - 17:34

«Ambientalismo e vivaismo non sono antitetici, tutt’altro. Basta che si tratti di un ambientalismo costruttivo e attento anche alle esigenze delle imprese, disposto a dialogare prima di accusare pesantemente un’intera categoria produttiva, oltretutto senza nessi di causalità comprovati».


La coordinatrice provinciale di Italia Viva Lisa Innocenti, esponente di un’importante azienda del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, scende in campo a difesa dei vivaisti, oggetto di duri attacchi nei giorni scorsi, a seguito dei dati Arpat sui residui di fitofarmaci nelle acque della Provincia di Pistoia nel 2019, che da certe aree dell’ambientalismo locale sono stati interpretati come estremamente negativi e tutti attribuibili al vivaismo. Ma lo fa senza disconoscere i principi di un ambientalismo costruttivo ed economicamente sostenibile e amico delle imprese, nell’ottica del Green New Deal europeo.


«Soprattutto in questa fase di preoccupanti cambiamenti climatici causati dal riscaldamento terrestre conseguente all’inquinamento atmosferico – dichiara la coordinatrice provinciale di Italia Viva – il vivaismo può diventare un’arma decisiva in difesa del nostro ambiente. Infatti, fornendo le piante necessarie a piani di forestazione urbana studiati da esperti quali Stefano Mancuso e Francesco Ferrini, il settore vivaistico può rappresentare uno strumento di contrasto all’inquinamento dell’aria proprio nelle città, le quali, secondo dati illustrati di recente dallo studio Boeri alla presentazione di Prato Urban Jungle, causano il 75% delle emissioni di CO2 a livello planetario. Quindi sono assai di più i benefici che il vivaismo porta e sempre di più potrà portare all’ambiente degli effetti collaterali legati ai residui dei fitofarmaci. (I quali sono peraltro ancora indispensabili pure nell’azione di prevenzione imposta dalle normative europee riguardo alle numerose e pericolose fitopatie che si diffondono nel mondo, come ha insegnato il caso Xylella)».


«Naturalmente l’impatto complessivo positivo sull’ambiente del vivaismo – aggiunge Lisa Innocenti - sarà ancora maggiore se miglioreranno e si allargheranno ulteriormente le pratiche di coltivazione che consentono di ridurre l’uso di erbicidi e altri agrofarmaci e se, laddove ciò non sarà subito possibile, tutti seguiranno scrupolosamente le regole d’uso dei prodotti chimici che consentono di limitare al massimo (e in certi casi azzerare) i danni collaterali sull’ambiente e infine se proprio tutti rispetteranno le norme di distanziamento da pozzi e corsi d’acqua che già ci sono. Ma l’ampliamento delle pratiche agricole alternative agli erbicidi e ai fitofarmaci, in parte già iniziato, è un processo che va accompagnato con aiuti economici e promozionali ad hoc da parte della Regione, come era stato promesso l’anno scorso dall’attuale Giunta regionale, altrimenti non è sostenibile economicamente, perché sono necessari considerevoli investimenti iniziali nell’adattamento dei vivai all’uso di pacciamanti naturali nelle produzioni in vaso e perché poi i costi produttivi, anche a regime, saranno significativamente maggiori. E senza questo sostegno certe aziende non ce la faranno proprio, mentre altre vedranno ridurre la propria competitività sui mercati internazionali».


«Alla luce di queste considerazioni razionali – conclude Lisa Innocenti - non sono ammissibili gli attacchi generalizzati a un’intera categoria senza nessi di causalità comprovati. E in ogni caso non si può pretendere che i vivai abbiano parametri ambientali paragonabili a quelli dei parchi, perché sono aziende agricole al pari di quelle che producono ortaggi e cereali (prodotti agroalimentari) in tutta Italia senza subire continuamente accuse di provocare danni alla salute e disastri ambientali, come succede invece qua a Pistoia».

 
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7/8/2020 - 15:30

AUTORE:
Simo

Una considerazione....
Cosa sarebbe Pistoia senza i vivai???

7/8/2020 - 12:21

AUTORE:
Aldo

I piantaioli piangono miseria da sempre.
Poi li vedi passare con macchine di 5 metri . Abitazioni di lusso.
Casine al mare.
Gli chiedi di rispettare le regole e si incxxxxxo.
Hanno visto un bel mondo i tirapiedi del pd.

7/8/2020 - 12:17

AUTORE:
Dalla Pieve

Proprio grazie a quelli come te che il paese è allo sfracelo.
Parole,parole,parole....cantava mina. Vedi zorrino , tanti, troppi fanno finta di non vedere o stanno zitti , ma la realtà non sono io certo a doverla narrare , basta volerla vedere !
Hai detto una cosa giusta , se conosci un vivaista prova a domandare .... sentirai qual'è la risposta!!

7/8/2020 - 10:08

AUTORE:
io tu e le rose

Dalla Pieve come sempre !
Anche quando dici cose di contenuto , sei sempre tu . Le tue affermazioni sono tutte infrazioni alle regole e a quel che immagino ,che non siano solo semplici infrazioni amministrative , ma rappresentino veri e propri reati .
Se di reati trattasi , essi vengono compiuti non tanto dalla categoria ma dai singoli imprenditori .
Le tue affermazioni sono "temerarie" come si prevede nella legge, se non denigratorie .
Se poi come scrivi sei personalmente al corrente di dette pratiche , provvedi a recarti direttamente in Procura con un foglio scritto in cui descrivi i fatti di cui sei stato testimone con giorno ora e località, e fallo rubricare .
Il meccanismo che ti corrode è sempre il solito . Un nero ha spacciato . Tutti i neri spacciano ! . Un cane morde , tutti i cani ... etc
Prova a rivolgere i tuoi strali nei confronti di chi dovrebbe controllare e secondo il tuo punto di vista sembra non farlo ma impara ad usare le parole per quello che valgono .
A meno che , e sarebbe lecito , tu non ti auguri che questa attività venga proibita . Poi gli operai te li mando a casa....

6/8/2020 - 19:40

AUTORE:
Dalla Pieve

Zorrino manca il rispetto verso le persone.
Certi prodotti quando tira vento NON li puoi dare..invece li danno.
Certi prodotti possono essere utilizzati sopra la soglia di 10 mt da abitazioni e strade ...invece vengono utilizzati dappertutto infischiandosene delle distanze.
Per non parlare dei pozzi ..mi sembra ne sia già stato parlato ampiamente.

Manca il rispetto della legge, del regolamento regionale , il rispetto per l'ambiente , per le persone !!

RISPETTO parola che anche te come gli amici vivaisti non conoscete.
Per il Santo quattrino venderebbero l'anima al diavolo.

6/8/2020 - 14:11

AUTORE:
io tu e le rose

Ogni attività umana puo' produrre danni o benefici . Un farmaco , se si leggesse il bugiardino , non lo assumeremmo mai . In auto muoiono migliaia di persone e la combustione dei fossili danneggia l'ambiente.
Però..... la speranza di vita che all'unità d'Italia era di quaranta anni . è raddoppiata . La mortalità infantile quasi insistente . La Tbc ? Sparita (da noi) . Le "paralisi infantili" sparite .
Chiaro che la produzione in cattività di piante comporta l'uso di prodotti che possono nuocere , ed in parte lo fanno , all'ambiente . Ma la stessa attività consente la piantumazione sul territorio con evidente beneficio nella "digestione " dell'anidride carbonica .
L'attività vivaistica inoltre ha garantito posti di lavoro e reddito che si riversa sul territorio .
Sparare nel mucchio è come incensare a prescindere.
Bisogna sempre tener presente del rapporto costi benefici e quindi tendere ad ottimizzarlo .
I dalla pive di giornata , sono solo dei poveretti semianalfabeti che sparano sempre e comunque per sentirsi vivi .
Poverini

5/8/2020 - 18:43

AUTORE:
Dalla Pieve

Signora Lisa INNOCENTI ha mai chiesto al titolare del ristorante stellato dove va a mangiare se il vino in menù è buono ?

Oppure vuol dire che un prodotto tossico utilizzato vicino a pozzi idrici, vicino alle abitazioni o lungo le strade non provocano nessun danno alla salute degli uomini,degli animali e all'ambiente?
Il partito che Lei rappresenta è nato in un vivaio pistoiese, quindi è evidente che i vivaisti sono il vostro bacino elettorale !