Italia Viva di Montecatini terme esprime la più profonda delusione e la più grande perplessità su come l'attuale amministrazione comunale stia affrontando il tema vaccini.

"Di fronte alle oggettive difficoltà di una campagna vaccinale che procede in tutta Italia a rilento, il sindaco Baroncini non riesce a fare di meglio che proporre, a livello locale, soluzioni a metà strada fra il demagogico e l'irrealizzabile, più consone se partorite al tavolo di un'osteria che in un consesso amministrativo.

La sua offerta di individuare un'ampia area attrezzata per le vaccinazioni di massa emana odore di populismo demagogico avvertibile a miglia di distanza.

Il sindaco, e con lui l'intera giunta, ben sapranno che il problema che assilla il nostro Paese è la mancanza di dosi di vaccino. Non certo la carenza di aree attrezzate o, eventualmente, attrezzabili.

La sua solerzia in questa ostentata quanto inutile opera di reperimento si scontra casomai con il contegno e l'atteggiamento che il Comune ha tenuto verso l'emergenza-Covid. Non dobbiamo infatti dimenticare che questa amministrazione comunale non ha acquistato neppure una mascherina per i suoi abitanti, a differenza di come hanno fatto altre realtà amministrative.

Inoltre giova ricordare che l'ispettorato del lavoro ha provveduto a richiamare ufficialmente il Comune per mancata o non conforme osservanza, in tutela dei propri dipendenti, delle normative vigenti in fatto di contenimento del virus.

Anche a fronte di questa pochezza mascherata da iperattività (notoria è infatti la smodata passione del sindaco Baroncini per i social network) che Italia Viva invita il primo cittadino a fare un passo indietro.

L'altro motivo che induce Italia Viva a chiedere le irrevocabili dimissioni del Sindaco, è la palese presa d'atto che la compagine amministrativa che lo ha eletto, di fatto, non esiste più, con l'uscita del gruppo consiliare dei Bagnaioli dalla maggioranza.

Ci auguriamo quindi che già nel prossimo consiglio comunale, convocato il 31 marzo, il sindaco Baroncini prenda atto di questa situazione e lasci che il suo incarico sia preso, a termini di legge, da un commissario prefettizio. 

Con la giunta Baroncini non abbiamo avuto né la fantasia né la competenza al potere, bensì la pochezza e l'approssimazione".