Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
Giovedì 1 dicembre, alle ore 21 al Funaro, i Teatri di Pistoia presentano “Storia di un corpo”, con Giuseppe Cederna, regia e adattamento di Giorgio Gallione dall’omonimo testo di Daniel Pennac, disegno luci di Andrea Violato, scenografia di Marcello Chiarenza.
“Storia di un corpo” è il viaggio di una vita, uno straordinario percorso dentro un’esistenza. Un tenero e sorprendente regalo post mortem, in forma di diario, che un padre fa alla figlia adorata. Una confessione e insieme un’analisi, fisica ed emozionale, che il nostro io narrante ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Una narrazione fluviale dove, attraverso le sue scoperte e le sue mutazioni, il corpo del protagonista prende progressivamente la scena, accompagnandoci in un mondo che si svela attraverso i sensi, diremmo quasi l’epidermide: la voce anaffettiva della madre, gli abbracci silenziosi del padre, l’odore accogliente dell’amata tata, il dolore bruciante di una ferita, il sapore dei baci della donna amata. Pagine e pagine di un diario intimo dove, raccontando di muscoli felici, di orgasmi potenti, di denti che fanno male o di meravigliose avventure tra sonno e veglia si narra una vicenda unica ed insieme universale: lo sviluppo, la crescita e la rovina della sola esperienza che ci fa davvero tutti uguali, quella di noi grandiosi e vulnerabili esseri umani. E il fatto che questo avvenga attraverso la scrittura e la narrazione (l’uomo è la sola creatura narrante) dà la possibilità a Pennac di accompagnarci alla scoperta di quel giardino segreto che è il nostro corpo, di un organismo che è insieme memoria, testimonianza e lascito. Pennac racconta della sanguinolenta battaglia contro un polipo nasale o della paralizzante scoperta del corpo femminile, dell’”infamia” della masturbazione o del miracolo della nascita, della tirannia delle flatulenze o della tragedia della morte sempre e continuamente tra sorpresa e sorriso, tra fatalità e miracolo, grandezze e miseria. E qui la “voce” di Pennac si fa grande teatro, smette di essere libro e si trasforma in epica narrazione orale dove il diario di un corpo diventa una storia “che merita di essere raccontata”.
Il libro, edito da Feltrinelli, è stato anche uno spettacolo teatrale portato in scena dallo stesso Pennac. Giorgio Gallione, già regista di molte opere di Pennac, ha trasformato per la scena e a partire dalle straordinarie doti attoriali di Giuseppe Cederna questa storia. Dice il regista: “(...) Pennac mi accompagna. È diventato una costante del mio percorso teatrale. Di e con Daniel ho esplorato “Malaussène” e “L’occhio del lupo”, “Grazie” e “La lunga notte del dottor Galvan”, “Diario di un somaro” e pure un paio di spettacoli per ragazzi. Perché quella di Pennac non è solo scrittura, ma “voce”, narrazione epica e bizzarra assieme. Un personalissimo, perenne esercizio di stile che comprende commozione e sorriso, ironia, gioco, paradosso e malinconia. Una antologia del teatrabile ricchissima e sorprendente. La letteratura di Pennac è teatro in potenza. Per me regista e adattatore, un “bosco narrativo” quasi inesauribile col quale continuo a confrontarmi con felicità ed entusiasmo. Oggi tocca a “Storia di un corpo”. Un viaggio in un’esistenza che si specchia in esperienze e sensazioni che partono dalla carne, scoperta per scoperta, sorpresa per sorpresa. Il corpo come un meraviglioso contenitore di storie e racconti che in palcoscenico acquistano ancor più forza, senso e universalità”.
Questa produzione di Fuorivia produzioni/Agidi, in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Cristallo pensata durante una pandemia, durante la quale i corpi sono stati soprattutto corpi malati, rimette l’accento anche sulle infinite possibilità e gioie dei nostri corpi, non solo “mezzo di trasporto” per le vie del mondo ma parte fondante dalla nostra identità, in un’epoca e in una cultura che ha frainteso ciò che è e rappresenta.