Il lungo weekend dell’Epifania ha riportato in campo i ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.
Prime gare podistiche dell’anno e Silvano Fedi già protagonista negli appuntamenti del calendario.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Andrew Smith.
E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.
La presidente del comitato Nuova sede Lorenzini, Laura Papini, interviene sulla scuola.
"Attendevamo che Marmo, una volta contattato il sindaco Giurlani, come aveva promesso, ci comunicasse la data dell’incontro da loro rappresentate. Lo avevamo chiesto più volte, troppo necessario fare il punto sulla situazione della nuova sede del Lorenzini, una situazione che vedevamo in un non rassicurante stallo. Eppure le promesse erano state che soluzione temporanea e quella definitiva della sede sarebbero state curate in contemporanea.
Naturalmente l’attesa è stata vana e nessuna comunicazione ci è giunta, è arrivata invece la notizia della delibera regionale dell’assegnazione di 1 milione di euro per l’acquisto dell’area e la progettazione della nuova sede, 700.000 mila euro per la prima, 300.000 per la seconda. Ottima base da cui partire per l’obiettivo che non solo noi del comitato avevamo indicato, ma anche Comune e Provincia hanno da tempo sbandierato.
Bella notizia! Notizia da Natale! Ora, pensavamo, non ci saranno più scuse. Non ci saranno più rimpalli fra Comune e Provincia, fra chi deve iniziare per primo, non si devono più cercare responsabilità pregresse, si deve lavorare per il comune obiettivo. Ora, è evidente, anche la Regione ha fatto proprio il problema dando un segno tangibile, dunque tutti al lavoro!
Invece no, la bella notizia deve essere stata una spada di Damocle per il sindaco, se ha sentito la necessità di intervenire sminuendo il valore della delibera regionale e dell’assegnazione di fondi che certamente lui non aveva perorato e quasi rimettendo in dubbio la stessa necessità della sede nuova per il liceo pesciatino.
Pochi giorni prima, nel corso di una riunione indetta per altri problemi, il sindaco aveva comunicato di aver dato mandato al suo ufficio tecnico di lavorare alla definizione della variante nell’ex area Santoni, nel piano operativo destinata a zona residenziale, successivamente individuata come area su cui edificare la nuova sede del Lorenzini. Se fosse stato vero, salti di gioia il sindaco avrebbe dovuto fare alla notizia dello stanziamento di fondi per l’acquisto di quell’area, come ha fatto tante altre volte quando gli sono giunti finanziamenti ora per il mercato dei fiori vecchio, ora per la messa a norma di edifici scolastici. La disponibilità di questi fondi faceva intravedere un’accelerazione dei tempi per la realizzazione della nuove sede, sempre indicati da lui, il sindaco, come lunghi e poco sopportabili.
Invece no, è tornata la doppiezza e anziché comunicare ai cittadini la bella notizia, insieme naturalmente, a quella non ulteriormente rinviabile di una decente soluzione temporanea, lui con grande enfasi metteva l’accento sul suo grande impegno per dare al Lorenzini lo “spezzatino delle sedi” con contentini provvisori di utilizzo della sala cinema per riunioni di ragazzi e docenti.
Dalla pomposa esaltazione del suo operato emerge quella che lui vorrebbe fosse, e per questo lavora, la soluzione definitiva: sistemare la vecchia sede centrale, aggiungendo al corpo già in uso la sala del refettorio con salette attigue, attualmente della Fondazione del conservatorio San Michele. Spera, dice, nei soldi del Pnrr come sperava di averne per il recupero dell’ex Asl di piazza XX Settembre, di cui oggi si tace.
Ma a che titolo verranno inglobati i locali del refettorio? Di chi sarà la proprietà dell’intero edificio? La Provincia accetterà di ricominciare a pagare l’affitto sotto forma di manutenzione su un edificio non suo? Insomma tanto fumo negli occhi per risolvere il problema di altri (carenza fondi della Fondazione San Michele) con fondi di altri (Fondazione Caripit e Regione Toscana), e per non spaventare i soliti dieci commercianti della zona, per mettere cioè ancora al primo posto interessi di piccolo cabotaggio e individuali rispetto a quelli collettivi di una scuola pubblica, che accoglie ottocento studenti e dà lavoro ad oltre cento persone fra docenti ed altro personale.
Davvero deprimente! La scuola e la formazione dei giovani proprio non contano niente. Si pensa che per fare scuola siano sufficienti quattro mura, magari malridotte, in cui chiudere a chiave trenta studenti fino al suono della campanella.
Crediamo che la mobilitazione degli studenti, dei genitori e l’azione costantemente attenta e propositiva del comitato abbia convinto la Regione a intervenire, a fare un passo importante per smuovere una situazione che da tutti si stava rivelando drammaticamente kafkiana. Ora ci sentiamo meno soli e ancor più convinti della necessità di perseguire l’obiettivo della nuova sede".