E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver perfezionato l’accordo, fino al prossimo 30 giugno, con il pivot Derek Cooke Jr. Il giocatore indosserà la maglia numero 10.
Ultime gare del 2024 per i podisti della Silvano Fedi, che hanno chiuso l’anno con 131 successi e una valanga di ottimi piazzamenti.
E’ tempo di presentazione del responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Baskt, Dario Baldassarri che già fa parte del consiglio d’amministrazione del club.
I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi
In occasione della Settimana contro la violenza di genere, l'assessorato alla cultura del Comune di Monsummano Terme organizza la presentazione del libro “Il tempo dell'incanto” di Barbara Beneforti, ospite del gruppo di lettura Il tè delle quattro coordinato dalla bibliotecaria Stefania Bottai che si confronterà con l'autrice in un incontro aperto al pubblico mercoledì 27 novembre, alle ore 17, nella Sala “Walter Iozzelli” della biblioteca comunale “Giuseppe Giusti”.
Una vecchia borraccia di alluminio viene affidata da Cesare, partigiano deluso, a Luc, un giovane e appassionato militante di estrema sinistra: lo aspetta una scomoda notte di appostamento, avrà bisogno di qualcosa da bere e di tanto coraggio. Diana ha imparato a tuffare i piedi nell'acqua della Lustrola per scacciare via i brutti pensieri: gliel'ha insegnato nonna Fiammetta, che un tempo percorreva quei monti con messaggi e pallottole nascosti dentro ai rami di sambuco. C'è un filo rosso che unisce la lotta partigiana con le istanze di eguaglianza e giustizia sociale del lungo Sessantotto italiano. In questo romanzo i vecchi racconti e le battaglie di tanti giovani per “un mondo più libero e lieto” si parlano nel tempo: è lì che si intrecciano le vite di Luc, dei vecchi di Poggio Lustro, di Diana e delle altre compagne, impegnate a costruire con rabbia e fatica il proprio destino di donne libere e consapevoli. Sullo sfondo le vestigia della Linea Gotica, fra i cui castagni e torrenti si nascondono ancora antichi segreti.
Barbara Beneforti si è laureata in Lettere con una tesi in dialettologia italiana. Vive a Pistoia, dove per dieci dieci anni è stata funzionaria presso la Provincia e si è occupata di promozione delle pari opportunità, immigrazione e contrasto alle discriminazioni. Attualmente lavora come funzionaria al Ministero della Giustizia. Dalle attività svolte presso il Centro antidiscriminazione sono nate due pubblicazioni: Tra luoghi comuni e realtà. Rom e Sinti a Pistoia (2012) e Potere alla parola. Racconti, cantilene e prose sparse (2014). Ha pubblicato articoli e saggi su tradizioni popolari, dialetti, immigrazione e emigrazione italiana, fra i quali nel 1998 E tutti va in Francia, in Francia per lavorare. La storia di una famiglia pistoiese emigrata in Francia e nel 2007 A lungo andare. Le migrazioni da e per Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme e Pieve a Nievole, entrambi insieme al marito Roberto Niccolai. Nel 2011 è uscito il suo primo romanzo, L'ultima stagione. Storia contadina. Nel 2016 il secondo, La disertora. Nel 2020 ha pubblicato La strana storia della murata di via degli Armeni e nel 2023 Il tempo dell'incanto. Ha pubblicato infine vari racconti per letture radiofoniche e antologie. Abita sulle colline pistoiesi, in mezzo a un bosco, nella stessa casa dove per oltre un secolo i suoi avi hanno lavorato come mezzadri. Grazie a queste radici profonde, ha sempre avuto voglia di confrontarsi senza paura con i mondi lontani. La scrittura per lei è memoria, impegno civile e orgoglio nel provare a dare voce a chi non ha lasciato tracce nella storia.
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