E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
Virtus Bologna – Estra Pistoia 57-67.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver perfezionato l’accordo, fino al prossimo 30 giugno, con il pivot Derek Cooke Jr. Il giocatore indosserà la maglia numero 10.
Ultime gare del 2024 per i podisti della Silvano Fedi, che hanno chiuso l’anno con 131 successi e una valanga di ottimi piazzamenti.
E’ tempo di presentazione del responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Baskt, Dario Baldassarri che già fa parte del consiglio d’amministrazione del club.
I corsi sono rivolti ai principianti, sono pomeridiani e non hanno una durata definita.
"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi
Il sogno di diventare mamma e papà può trasformarsi in un calvario per le coppie che non possono avere figli e decidono di intraprendere la strada dell’adozione. Deborah Martini, 40 anni, ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per raccontargli la sua storia.
«Sono una donna come tante - esordisce Deborah rivolgendosi a Napolitano - all’età di 18 anni mi hanno diagnosticato una malattia renale che a 26 anni, mi ha portata alla terapia dialitica. Il mio desiderio è sempre stato quello di ricevere un trapianto per poi avere una famiglia e dei figli. Purtroppo il trapianto non ha dato l’esito sperato. Per questo non posso restare incinta: il rischio è troppo alto».
Così, lei e il marito si sono rivolti al tribunale dei minori, scegliendo il duplice percorso delle adozioni nazionali e internazionali. «È arrivata, a quel punto, un’altra scoperta drammatica: l’adozione è un lusso per ricchi. In Italia fai tutto quello che devi fare, ma è praticamente impossibile che ti chiamino. Invece, per le adozioni internazionali, ci vogliono cifre esorbitanti. Solo per partecipare al corso pre-adozione servono 400 euro. Poi, tra annessi e connessi, altri 4.500: anticipo spese gestione, saldo, assistenza post adozione. Senza considerare i costi dei vari viaggi».