Antonio Abenante (Pd) vuole riqualificare la classe politica pesciatina attraverso un’associazione, per promuovere la formazione culturale di giovani dirigenti e amministratori. E’ un progetto ambizioso ma è convinto di poter riformare i partiti e dare volti nuovi alla politica locale.

Non avrà colori politici: «Al contrario dice alla Nazione - gli amici con i quali stiamo mettendo a punto l’associazione ci lega l’amore per Pescia, e ci rammarica constatare quanto in basso sia caduta negli ultimi anni». Per Abenante il format potrebbe estendersi al resto della Valdinievole. 

Sono quattro le questioni da affrontare per Abenante: il comparto florovivaistico ("Non si possono investire risorse senza creare le condizioni affinchè le aziende possano essere competitive"), carta e vetro, turismo ("Si deve puntare sulla candidatura della Svizzera Pesciatina a patrimonio dell’umanità Unesco") e riprendere il progetto “L’antica piazza nuova”, il concorso nazionale di idee per la riqualificazione del centro.

Intanto però il Pd pesciatino sembra spaccato e il suo ruolo di capogruppo in consiglio comunale in bilico. "Il gruppo dirigente - risponde l'ex sindaco - crea più problemi di quanto non sia in grado di risolverne. E’ necessario tornare tra la gente senza isolarsi su posizioni estreme. Quanto al mio ruolo di capogruppo sono mesi che sollecito un cambio, anche per testare le capacità di chi, nel partito, prende le distanze dalle mie posizioni. Nessuno però finora mi ha ascoltato».